L’Umbria è tra le prime regioni italiane con la maggiore estensione di fibra posata di proprietà pubblica per numero di abitanti, e con una legge regionale sulle TLC molto avanzata. Serve, pertanto, un piano industriale adeguato anche ponderato alle nuove possibilità che potrebbe garantire un Recovery Plan adeguatamente elaborato.
L’utilizzo pieno delle infrastrutture devrebbe passare attraverso il collegamento in fibra di tutta la PA umbra, Regione, Province e Comuni (per garantire, inoltre, efficienze economiche). E Devrebbero rientrare in questo progetto  anche le scuole pubbliche di ogni ordine e grado.
Dal punto di vista del rilancio industriale/economico, vista la grande presenza di banda ultralarga, la nostra regione può essere tra i terreni fertili ed attrattivi. A tal fine è necessario individuare sia i settori d’investimento, sia le aree, sia eventuali sgravi fiscali/contributivi, volti all’imprenditoria umbra, ma anche all’attrazione di aziende nazionali ed estere, per un rilancio dell’economia e dei posti di lavoro (buoni e stabili anche per i giovani).

Un'altro aspetto molto importante sono i Big Data. Come anche la crisi innescata dalla pandemia ha mostrato, servono regole condivise sui dati da condividere e su quelli che non dovrebbero neanche essere archiviati.

Arsenico

L'associazione culturale Umbrialeft, domani sera, 28 marzo, alle ore 21.00 presenterà una videoconferenza proprio su "Il punto sul digitale. In Umbria e in Italia". L’iniziativa verrà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook di Umbrialeft (https://www.facebook.com/umbrialeft/). Per accedere alla pagina clicca QUI 

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