Domani, 26 marzo, stop alle consegne in tutta Italia da parte dei rider del food delivery. Lo sciopero è sostenuto dalla Uiltucs e dalla rete nazionale RiderXiDiritti. L'obiettivo: alzare l’attenzione sulla necessità di contratto vero e proprio, con tutele reali, concrete garanzie, equità e rispetto del loro lavoro. In una lettera aperta inviata ai clienti e all’opinione pubblica i riders chiedono di non fare acquisti in segno di solidarietà: “Il 26 marzo i ruoli saranno invertiti, i rider di tutta Italia si fermeranno in attesa che stavolta tocchi a loro ricevere qualcosa: un contratto vero e proprio, con tutele reali, concrete garanzie, equità e rispetto del loro lavoro. In altre parole, un contratto collettivo nazionale. Ci troviamo in una situazione paradossale, eppure diffusa nel mondo del lavoro contemporaneo, sempre più simile ad una giungla: siamo pedine nelle mani di un algoritmo, eppure siamo considerati lavoratori autonomi; siamo inseriti in un’organizzazione del lavoro senza alcun potere, eppure non siamo considerati lavoratori dipendenti”.

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