Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - Perugia-Modena é uno scontro tra giganti, inutile girarci intorno: la terza (sia pure con due gare in meno) contro la seconda; uno dei migliori attacchi (quello biancorosso) contro la difesa più forte dei tre gironi di Lega Pro. Per di più le due squadre si affrontano in un momento topico, quello nel quale si delineano le posizioni per lo sprint finale e si sgrana la pattuglia di testa.
Per questo (e non solo) Fabio Caserta non pensa né al trittico di gare che lo attende (Modena, Samb, Cesena) e tanto meno ai 32 giorni di fuoco che si profilano per la sua squadra (dieci partite:  quasi una ogni tre giorni), ma solo all’oggi. Qui e ora. "Cogli l’attimo", per citare un concetto fondamentale della filosofia epicurea.
“É già difficile affrontare questa partita, figuriamoci se mi metto a pensare alle altre. Mi verrebbe il mal di testa... - argomenta con una battuta - Concentriamoci, piuttosto, su un avversario alla volta. Ci attende un impegno molto, molto difficile...”
Come dire:”Sufficit diei malitiae suae " (é sufficiente ad ogni giorno la sua pena).
“All’andata fu una partita diversa. Ora noi abbiamo - sottolinea il tecnico - maggiore consapevolezza dei nostri mezzi. Come allora anche questa si annuncia una gara difficile. Ma servirà lo stesso cinismo. Loro vantano la difesa più forte del girone, anzi di tutti e tre i gironi. E sono forti nel complesso, perché la differenza nella fase difensiva la determina il sacrificio di tutta la squadra.”
Inutile stuzzicare l'allenatore per tentare di scoprire le sue mosse su chi giocherà in mezzo al campo.
Spiega: “Lo valuterò all’ultimo momento. Tutti i miei sono forti, sia pure con caratteristiche diverse. Moscati, Burrai, Vanbaleghem... Devo valutare tutti gli aspetti sia per quanto riguarda l’undici iniziale sia per i cambi. Bianchimano dall'inizio? É un titolare come tutti gli altri, lo ha dimostrato nelle ultime giornate. Tuttavia ho molti dubbi da risolvere  su tutti i reparti perché conto su elementi validi, anche se non tutti, in questo momento hanno 90' sulle gambe. Elia? Anche per lui debbo valutare sia sia meglio utilizzarlo dall'inizio o mandarlo dentro quando gli avversari mostrano un po' di stanchezza. Spesso chi risolve le partite sono i subentranti. Ed Elia quando i ritmi si abbassano può rivelarsi letale".
I numeri, e non solo quelli, parlano di un Modena che ha vinto più del 50% delle gare in trasferta (7 su 13) e sempre fuori casa ha subito appena 4 reti...
"Che sono forti lo sappiamo, Ci vorrà equilibrio. L’attenzione, la concentrazione dovranno esserci sempre. Ma le difficoltà ci saranno per noi e anche per loro. Io sono sereno e tranquillo, non sono preoccupato. Tutti sappiamo cosa fare..."
Sul tipo di gara da interpretare Caserta imita la Sibilla.
“A me piacciono - rimarca - le squadre propositive, molto propositive. In alcuni momenti sarà utile impugnare il fioretto, in altri brandire la scimitarra. La chiave? L'imprevedibilità, certo. Ma decisivi si riveleranno pure i calci piazzati. Dovremo essere bravi a subirne pochi, perché loro li sanno sfruttare bene avendo elementi strutturati e dovremmo cercare di eseguirli al meglio anche noi, perché per far proprie certe partite può bastare un episodio...”
Le ultime parole di Caserta, suonano, infine, come uno squillo di tromba. “Intendo vedere nei miei la voglia di vincere, di imporsi, solo questo...”

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