di Alfonso Gianni

IL GIUSTIFICAZIONISMO FILOGOVERNATIVO.

Leggo qua e là dichiarazioni e interviste, spesso visibilmente imbarazzate, da ultimo quella di Gianni Cuperlo su Repubblica, che per giustificare la convivenza nella stessa area di governo con la Lega di Salvini, parlano di un "governo di scopo". Risulterò scolastico ma, a prova di Costituzione, tale figura istituzionale non è contemplata. L'unico scopo di un governo è governare sulla base della fiducia ricevuta dalle camere in base a un programma i cui tempi di realizzazione reali possono essere verificati solo a posteriori o stabiliti dai confini temporali della durata della legislatura. Sarebbe bene non scambiare un'espressione gergale per una definizione costituzionale. Anche nel caso che l'obiettivo sia solo una nuova legge elettorale - e non è questa la situazione, visto che si parla nientemeno che di Recovery Plan - va ricordato che non è il governo a farla, ma il Parlamento, in presenza di un governo che esercita le sue funzioni a tutti gli effetti. Almeno non prendiamoci in giro: chi è d'accordo con Draghi, prima ancora di avere sentito quale è il suo programma di governo, lo dica apertamente. Su, coraggio, oramai ne abbiamo viste di tutti i colori.

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