di Alfonso Gianni

La cosa più incredibile è che tutto sommato la  partecipazione di Renzi alla "conferenza di Riad" sia passata come un peccatuccio di un ragazzino dispettoso. Non solo Renzi ha detto: ne parliamo dopo la crisi di governo, come se non centrasse niente.  Ma anche i mass media l'hanno tenuta bassa. Eppure Renzi ha pronunciato cose indicibili per chiunque non sia privo di coscienza civile. Il che si può solo spiegare in un modo. Che, per quanto scarsi, i numeri di Renzi sono necessari per tirare avanti senza traumi elettorali. Che a quest'ultimo interessa solo la rendita di posizione che può godere in area governativa. Del resto che della politica gli importasse nulla era già chiaro quando ha fatto dimettere le ministre dopo avere fatto passare il recovery. Se ci mettiamo la inetta paralisi del Pd e la crisi del M5S la meccanica della crisi di governo si svela per quello che è: l'inettitudine delle elites politiche e la volontà di quelle economiche, con la spinta della Confindustria, di curvare la ricostruzione a proprio esclusivo vantaggio.

Condividi