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di Daniele Bovi Sulla rupe si va al ballottaggio. A Orvieto tra quindici giorni si giocheranno la poltrona di sindaco Loriana Stella (centrosinistra) e Toni Concina (centrodestra). Ora si apre tutta un’altra partita. Sull’esito di ieri ha pesato come un macigno il voto disgiunto e le divisioni all’interno del Pd che nei mesi scorsi, anche attraverso le primarie, hanno sconquassato il partito e creato frizioni all’interno della classe dirigente della città non facilmente sanabili. Il voto disgiunto di ieri è la rappresentazione plastica di quanto sopra. 6906 sono stati voti per la coalizione di centrosinistra, pari al 54,3 per cento che avrebbe significato una comoda vittoria; invece la prode Loriana se ne ritrova in cascina 339 in meno, ossia 6567. Tradotto: 339 "traditori" hanno votato uno dei candidati delle liste a sostegno della Stella votando al contempo per uno dei due candidati sindaci avversari. Risultato: dopo mezzo secolo sulla rupe rischiano di salire gli uomini del centrodestra. Umbrialeft ne ha parlato con Cecilia Stopponi del Prc di Orvieto: da queste parti la situazione "non è vista certa con favore - dice la Stopponi. Io credo che sia un segno molto chiaro che dice dove sta andando il paese. E Orvieto non è certo immune da questo vento. Ora abbiamo la possibilità di riprendere un dialogo con le persone per cercare di capire le ragioni di questo voto e far capire come sia necessario rafforzare lo schieramento di centrosinistra". Condividi