Due milioni di italiane e di italiani hanno votato per le due liste di sinistra alle elezioni europee. Questo risultato vuol dire quasi il raddoppio rispetto al milione e rotti che avevano votato l’anno scorso per l’Arcobaleno, e ciò nonostante il forte aumento dell’astensionismo.
Due milioni di elettori: come il partito di Casini. Se si calcolassero anche gli oltre 700mila elettori che hanno votato per la Lista Pannella-Bonino, siamo oltre ai voti di Di Pietro. Si conferma che è stato un errore dividere la sinistra. Bisogna ora dare una risposta ai due milioni di elettrici ed elettori della sinistra. Il tempo non è molto. L’anno prossimo si vota per le regionali.
La mia opinione è che bisogna in primo luogo dare una vera struttura di soggetto politico unitario alle forze presenti nella nostra lista, come ci siamo impegnati a fare in campagna elettorale. In secondo luogo dobbiamo tutti insieme rivolgere un appello a tutte le forze della sinistra, superando la logica delle recriminazioni retrospettive.
La forma dell’unità a sinistra può essere la Federazione, alla quale ciascuno partecipi con la sua identità ideale. Di solito si fa l’esempio della Linke tedesca; vorrei aggiungere quella del Fronte Gauche in Francia, che ha avuto un eccellente risultato (migliore, al di là delle aspettative, di quello del nuovo Partito Anticapitalista) unendo Pcf, Socialisti di sinistra e indipendenti: forze nessuna delle quali ha rinunciato alla propria identità.
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