stramaccioni1.JPG
"La realtà è che in Umbria si deve registrare la mancata vittoria della destra": all'indomani dello scrutinio, il segretario provinciale del Pd di Perugia, Alberto Stramaccioni, propone una lettura a suo modo provocatoria dell'esito del voto di sabato e domenica scorsi. ''Ci sono state riflessioni affrettate e vacue - dice Stramaccioni stamani all'ANSA - dopo l'esito del voto europeo, non così soddisfacente per il Pd e più positivo per il Pdl. Sono arrivati poi i risultati delle provinciali ed il Pd - continua Stramaccioni - è tornato ad essere il primo partito. Alle comunali, poi, si va ai ballottaggi in sei comuni: si tratta di aspettare il 21 giugno e vedremo come andrà a finire. Se l'esito, come penso, sarà positivo anche nella maggioranza di queste realtà comunali, allora il centro destra in Umbria non avrà riportato a casa niente". Il centrosinistra umbro ancora vincente nei comuni in cui si è votato sabato e domenica è stato possibile, secondo il segretario "grazie soprattutto alle coalizioni ampie che hanno sostenuto i candidati a sindaco. Anche in vista dei sei ballottaggi del 21 giugno - continua Stramaccioni - la chiave di volta continueranno ad essere le coalizioni larghe che abbiamo potuto mettere in piedi in vista del voto, e che casomai vanno ulteriormente allargate". L'analisi del voto del 6 e 7 giugno, Stramaccioni la proporrà all'assemblea provinciale del Pd venerdì prossimo, alle 17,30, nella sede del partito in Piazza della Repubblica, a Perugia. ''Da quella riflessione - aggiunge - uscirà anche la strategia da attuare in vista dei ballottaggi, per i quali ci sono più che buone possibilità di uscire vincenti come centrosinistra, anche perché in quasi tutti quei consigli comunali il nostro schieramento è maggioranza''. L'ottimismo di Stramaccioni si estende anche allo stato di salute del suo partito: ''Aspettiamo i ballottaggi per fare una valutazione definitiva - dice - ma se l'esito sarà quello che pensiamo, non si può non parlare di un Pd ancora in salute, anche in vista delle elezioni regionali dell'anno prossimo". LA REPLICA DEL PDL Arriva a tamburo battente la replica del Pdl, con il coordinatore vicario del partito in Umbria, Pietro Laffranco, alle dichiarazioni odierne del segretario provinciale del Pd perugino. "Stramaccioni, come un mago, cerca di fare il gioco delle tre carte per fare finta di non vedere, da un lato, la grande avanzata del centro destra in Umbria e, dall'altro, la gravissima sconfitta del Pd anche a livello locale. I dati dicono invece - sottolinea Laffranco - che il Pdl in Umbria è il primo partito in ognuno dei 59 Comuni su 92 in cui si è votato, che in provincia di Perugia abbiamo conquistato municipi di alto valore simbolico, come Montefalco e Torgiano, e che andiamo ai ballottaggi in città importanti come Spoleto, Bastia e Gualdo, oltre che a Terni ed Orvieto. A Perugia poi - continua Laffranco - si registra una vittoria del candidato del centrosinistra con un margine più che dimezzato rispetto al suo predecessore. Stramaccioni quindi - conclude Laffranco - cerca di mischiare le carte, ma i numeri sono numeri. Una cosa è certa: se questo è l'atteggiamento della dirigenza Pd in vista delle regionali dell'anno prossimo, il Pdl ed il centrodestra hanno una ragione in più per sperare di ribaltare il quadro politico in Umbria". Condividi