Perugia, Vano un “gigante” di modestia “Vengo per onorare questa maglia”
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - "Mi considero un attaccante generoso, che lotta e corre e cercherò di fare del mio meglio... Quello che mi sento di promettere é che cercherò di onorare la maglia".
Così, con accanto il ds Marco Giannitti, l'accattante Michele Vano, romano, 29 anni, si é descritto alla stampa.
Non si può dire che non sia un uomo di peso, forte come é di una statura di 1,91. E non si presenta con toni roboanti, ma piuttosto con grande umiltà.
Ha scelto il numero "32" di maglia ("Il primo disponibile - ha spiegato - Io non sono neanche un po' scaramantico..") e ha confessato di non aver mai conosciuto i nuovi compagni. Tranne uno, Salvatore Burrai, che gli ha subito ricordato, con una battuta, come fosse stato lui la causa dell'espulsione che il centrocampista aveva subito a Mantova, nella gara di andata.
"Sì, é vero. Non conoscevo alcuno dei giocatori del Perugia, ma mi hanno accolto, tutti bene e con simpatia. Burrai mi ha rivolto una frecciatina sull'episodio di Mantova-Perugia, ma senza problemi. Perché ora siamo compagni e dobbiamo remare insieme per il bene del Perugia..."
Non si é neppure nascosto dietro un dito quando gli é stato chiesto del perché ad oggi non abbia segnato neanche un gol col Mantova. Ha rimarcato: "Ero arrivato l'ultimo giorno di mercato. Non ho trovato la continuità in campo e quindi ho faticato e non ho fatto quello che avrei voluto. Perché Perugia? vedo questa scelta, e ringrazio il ds Giannitti che mi ha offerto questa opportunità, come una grande occasione di crescita. É una società ambiziosa, che pratica un calcio vero... Non ho pensato neppure un momento ed ho subito detto di sì. Tra l'altro quando scesi qui al Curi con il Carpi, rimasi impressionato - ero rimasto in panchina - dal calore della tifoseria. Credo di aver operato la scelta giusta".
Ha rivelato: "Mister Caserta mi ha parlato subito, spiegando tutto, a cominciare dal gioco che attua la squadra. Quale ruolo preferisco? Nessuno in particolare. Basta scendere in campo. Mi piace dare tutto, onorare la maglia. I moduli sono un aspetto secondario. É l'atteggiamento che conta, che riveste importanza."
Il Perugia sta trattando anche un ex compagno del giocatore, Tommaso Biasci. Gli piacerebbe che arrivasse in biancorosso?
"Il mercato é compito della società. Io e Tommaso siamo amici. Ma non so nulla delle trattative. Non ci siamo sentiti in questo periodo".
Per la trasferta di domenica, l'attaccante verrà quasi sicuramente convocato anche se, forse, per lui ci sarà la panchina. E questo sebbene negli allenamenti sia stato provato anche un 4-3-3 con Vano al centro e Minesso e Melchiorri ai suoi fianchi. Caserta, che accusa un buon numero di indisponibili (Bianchimano, Cancellotti e Dragomir assenti sicuri, Favalli e Sounas forse recuperabili) ha bisogno di tutti gli effettivi per tentare il colpo gobbo sul campo del Matelica.

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