I consiglieri Tommaso Bori, Fabio Paparelli e Michele Bettarelli (Pd) insieme
a Thomas De Luca (M5S), chiedono conto all’Assessore regionale alla Sanità
del contenuto di alcune affermazioni riportate ieri in un editoriale del
Direttore de Il Corriere dell’Umbria. Nell’articolo in questione, come
spiegano i consiglieri – si arrivebbe a in dubbio l’integrità e la buona
fede dei medici umbri, che avrebbero gonfiato i numeri con l'obiettivo di
saturare gli ospedali dove lavorano, tramite ricoveri di codici bianchi, per
mandare in tilt le strutture sanitarie”. Annunciata la presentazione di
un’interrogazione.

“Sulla sanità serve chiarezza e
responsabilità, non accuse che potrebbero rivelarsi gravi, gratuite e
diffamanti, utili solo a fomentare i seguaci e compiacere qualcuno rischiando
il procurato allarme, e non certo a fare informazione. È per questo che
chiediamo all’Assessore alla Sanità spiegazioni relativamente alle
affermazioni riportate ieri in un editoriale del Direttore de Il Corriere
dell’Umbria, poi rilanciato dal partito di maggioranza e da esponenti
istituzionali, che prende di mira la minoranza, ma che, soprattutto, getta
anche una pesante ombra sul sistema sanitario umbro, che invece in questi
mesi ha combattuto il virus in prima linea”, così i consiglieri Tommaso
Bori, Fabio Paparelli e Michele Bettarelli (Pd) insieme a Thomas De Luca
(M5S), annunciando un’interrogazione a riguardo. 

Nell’articolo in questione, come spiegano i consiglieri – si arrivebbe a
"mettere in dubbio l’integrità e la buona fede dei medici umbri, che
avrebbero gonfiato i numeri con l'obiettivo di saturare gli ospedali dove
lavorano, tramite ricoveri di codici bianchi, per mandare in tilt le
strutture sanitarie. Appare difficile credere però che i codici bianchi,
ovvero quei cittadini che non avrebbero motivo di rivolgersi al Pronto
soccorso e che possono incorrere anche in lunghi tempi di attesa, possano
essere stati appositamente ricoverati dal personale sanitario, tanto più in
una fase così delicata come quella che stiamo vivendo. Chiediamo dunque
all’assessore Luca Coletto di fare chiarezza su questo fronte. Perché –
sottolineano - se ciò fosse vero, sarebbe un atto grave, che getterebbe
discredito al nostro sistema sanitario e ai tanti medici, infermieri e oss
che si comportano correttamente. Un fatto che andrebbe adeguatamente
sanzionato”.

“Ma se ciò non corrispondesse al vero, come noi riteniamo, – aggiungono
i consiglieri – è necessario smentire immediatamente la notizia falsa
diffusa dalla testata locale, tramite il proprio direttore, e rilanciata dal
partito di maggioranza e dagli esponenti istituzionali che lo rappresentano.
L’Assessore - concludono - intervenga, a difesa della sanità regionale,
dei suoi lavoratori che a vario titolo, in questi mesi, hanno dimostrato una
grande abnegazione, una profonda sensibilità e soprattutto una grandissima
professionalità, in grado di lavorare per aiutarci in questa infinita
battaglia contro il Coronavirus”.

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