di Tommaso Bori

Da oggi comincia ufficialmente il nostro percorso congressuale: abbiamo consegnato le firme per la candidatura alla segreteria del Partito Democratico dell'Umbria

Un viaggio iniziato da lontano, a cui hanno preso parte tante donne e uomini desiderosi di scrivere una nuova pagina per il nostro partito e la nostra comunità. Come da regolamento, abbiamo depositato 600 firme, a fronte però di oltre di 1000 persone da tutti i suoi territori che hanno dato la loro disponibilità a sottoscrivere il nostro progetto.

Mille persone che ci chiedono un cambiamento vero, di coltivare l'ambizione di un rilancio su basi nuove, senza mettere da parte la nostra storia e i nostri valori. Di costruire un partito radicato e diffuso, basato sui territori e non sulle correnti, sulle persone e non sulle individualità.

Quello di oggi, però, non è un traguardo, ma abbiamo appena tagliato il nastro di partenza.

Non un punto di arrivo, ma un nuovo inizio. Un nuovo inizio per il PD, che dopo un anno e mezzo di commissariamento e di silenzi, da oggi torna ad incontrarsi e a confrontarsi, per scegliere insieme il proprio futuro e per costruire insieme un’alternativa alla peggiore destra di sempre.

Da oggi torniamo a fare politica, quella vera, non quella delle tessere, ma quella delle persone, donne e uomini che mettono insieme idee e progetti per migliorare la società di cui fanno parte, che lottano insieme e fanno sentire la loro voce, anche per chi non può farlo.

Ragioniamo con coraggio e generosità per una vera svolta, con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro. Un nuovo PD, capace, in un panorama politico spaccato a metà, di portare avanti un progetto nuovo, ampio, serio, riformista, di sinistra.

 

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