REFERENDUM – MA IL PROBLEMA E’ IL NUMERO O LE FUNZIONI?
Di Ciuenlai - Confesso che lo scontro sul referendum istituzionale non mi appassiona. Voterò no perché considero giuste le argomentazioni del comitato che sostiene questa scelta.
Ma mi domando, il punto è il numero o le funzioni? 600 e 900 sono la stessa cosa se l’istituzione non ha più nessun ruolo, I parlamenti, nell’attuale ordine mondiale, oggi sono i passacarte dei Governi che a loro volta sono i passacarte delle strutture politico - finanziarie messe in piedi dal pensiero unico liberista per governare la loro “controrivoluzione”. E questo si ripercuote anche sul concetto di democrazia.
L’esercizio del voto, per esempio, è ormai un fatto formale. Eleggiamo in Italia e in Europa della gente che non avrà alcun potere decisionale. La costante diminuzione dei votanti deriva anche dal fatto che in molti l’hanno capito e considerano inutile recarsi al seggio.
Adesso la dico grossa. Le nostre consultazioni saranno anche regolari, ma , in un certo senso, assomigliano tanto a quelle della Bielorussia. Rinnoviamo, anche noi, istituzioni che non hanno voce in capitolo. Di più. Partecipiamo, come comparse, ad una specie “fiction” nella quale pensiamo di poter scegliere tra concorrenti contrapposti, che nei Talk show TV fanno finta di darsele di santa ragione, ma che poi, una volta al Governo, finiscono per fare le stesse cose suggerite o peggio imposte (leggi Grecia) da altri poteri.
Paradossalmente sono proprio i casi di Aljaksandr Lukašėnka e di Maduro a confermare questa triste realtà. Entrambi hanno vinto le elezioni , entrambi sono stati accusati di averlo fatto con brogli ed entrambi hanno visto il loro avversario proclamarsi Presidente, su richiesta e con l’appoggio di nazioni estere. E’ come se Prodi, appoggiato da Merkel e Sarkozy, si fosse dichiarato Presidente perché i 101 “cecchini” del Pd non avevano ottemperato alle direttive del partito. Democrazia? No una barzelletta!
Occorre quindi una riflessione più profonda che vada alla radice del problema. Salvare il concetto di rappresentanza è una cosa buona e giusta ma se si vuole salvare la democrazia bisogna cominciare a rimetterne in pista i veri concetti , magari con qualche utile correzione come, per esempio, il diritto di revoca di leniniana memoria . Perché, attenzione, se si accetta che sia solo forma si accetta anche che siano altri ad esercitare la sostanza.

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