“La situazione non è paragonabile a quella di marzo”. Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza in un colloquio con Repubblica e Stampa. “Io sono ottimista - ha sottolineato il ministro - anche se prudente e cauto. Il nostro Servizio sanitario nazionale si è molto rafforzato. la situazione non è paragonabile a quella di febbraio-marzo, quando avevamo una curva di contagi fuori controllo e non avevamo un apparato pronto a tracciare e isolare i casi”.

Il ministro della Salute ha confermato che: “In Italia avevamo cinquemila posti in terapia intensiva, ora sono raddoppiati”. “Siamo in fase di convivenza col virus prendendoci dei rischi, il tasso zero contagi non esiste. Per azzerarlo ci voleva un lockdown per altri 3-4 mesi. Dobbiamo controllarlo ed evitare rischi inutili”.

In riferimento al nuovo aumento di contagi, il ministro ha ribadito: “Nessuno ha una ricetta per bloccare i contagi. Nessuno ha un metodo miracoloso. Nessuno ha la bacchetta magica. Noi dobbiamo affrontare questa fase rialzando il livello di attenzione sui comportamenti individuali. Sono questi che ci ha fatto piegare la curva in primavera. Mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani”.

“Per arrivare ad agosto al contagio zero avremmo dovuto proseguire con il lockdown e con la chiusura delle frontiere. Ma avremmo avuto anche un paese in ginocchio, piegato. E io non lo voglio”. Mentre sulla riapertura delle scuole Speranza ha affermato: “Lo sappiamo benissimo. Sappiamo bene che il 14 settembre è letteralmente un banco di prova. Ma noi non possiamo rinunciare alla scuola. Un Paese democratico ed evoluto non può fare a meno di un bene primario per le generazioni più giovani. La scorsa settimana abbiamo chiuso di nuovo le discoteche, abbiamo introdotto l’obbligo di mascherina nelle ore serali. Ma alla discoteca si può rinunciare. All’istruzione no”. “Quindi le scuole noi le riapriremo. Punto. Lo faremo adottando le misure di massima sicurezza. Faremo i test a chi lavora negli istituti”.

E quando verrà riscontrato un contagiato in una classe “si interverrà sulla classe e sui professori. Ma l’idea di chiudere tutto l’istituto è semplicemente assurda”.

Infine, il ministro Speranza ha rivolto un appello ai giovani: “Dateci una mano a tenere sotto controllo i contagi per tutelare genitori e nonni quando tornate dalle vacanze: non esagerate”. 

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