Mafie, estorsioni e usura: anche in Umbria ora c’è Linea Libera
PERUGIA - L’Umbria non è immune da fenomeni preoccupanti come estorsione e usura, definiti “reati sentinella” della presenza della criminalità organizzata e del controllo mafioso sul territorio. Gli ultimi dati disponibili, purtroppo riferiti a qualche anno fa (2010 - 2016) descrivevano un preoccupante aumento di queste due fattispecie nella nostra regione, con l’estorsione in crescita del 175% e l’usura addirittura del 267% (per quanto trattandosi di numeri piccoli la percentuale in questo caso è poco indicativa). La crisi economica innescata dall'emergenza Coronavirus rischia di aggravare pesantemente una situazione già allarmante.
Come sottolineato recentemente dal commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, prefetto Annapaola Porzio, estorsione e usura sono reati funzionali all’acquisizione di attività imprenditoriali, un sistema attraverso il quale le consorterie criminali si infiltrano pesantemente nel tessuto economico del Centronord. Inoltre, ha evidenziato ancora il commissario, "l’immutata aggressività della criminalità organizzata si avvantaggia di un atteggiamento tendenzialmente reticente delle vittime”.
È proprio per far fronte a questo tipo di atteggiamento, alle paure, alle reticenze che nasce Linea Libera, servizio telefonico, gratuito e riservato, per chi vuole segnalare condotte corruttive o essere accompagnato alla denuncia di reati di stampo mafioso. “Chi vuole dire no a corruzione e mafie spesso si trova solo nella sua scelta e isolato dal contesto in cui vive o lavora - spiega l’associazione antimafia guidata da don Luigi Ciotti - Si rischia solitudine nel segnalare episodi opachi, denunciare infiltrazione di clan o far emergere il malaffare a cui si assiste sul luogo di lavoro e spesso non si sa neanche come farlo e a chi rivolgersi. Oppure si viene strozzati da estorsioni e usura e non si riesce a trovare una via di uscita”.
Per accedere al servizio è sufficiente chiamare il numero 800.58.27.27 o scrivere a linealibera@libera.it. Linea Libera in particolare si rivolge, anche in Umbria, ai potenziali whistleblower che hanno assistito a opacità sul luogo di lavoro e si trovano in una situazione di dilemma etico, non sapendo come procedere, o hanno già segnalato e in seguito subito ritorsioni; si rivolge alle vittime di fatti corruttivi, di usura ed estorsione; si rivolge a tutti i testimoni che vogliano denunciare un reato di origine mafiosa.
Mercoledì 24 giugno al Cinema Frontone, in occasione della prima proiezione in collaborazione con Libera Umbria (Il Traditore di Marco Bellocchio) il servizio verrà presentato al pubblico presente.

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