TERNI - "Non conosco purtroppo i nomi di nessuna delle persone intervenute, né potrei riconoscerle, ma a loro va la mia gratitudine, quella di mio marito e dei nostri figli": a parlare è la dottoressa Maria Grazia Proietti, già direttrice delle strutture di Geriatria e Lungodegenza dell'ospedale Santa Maria di Terni, in una lettera di ringraziamento rivolta al servizio del 118 dell'Usl Umbria 2. Il messaggio, diffuso dall'azienda sanitaria, è stato scritto a seguito di un infarto che il 6 giugno scorso, poco prima delle 4 di notte, ha colpito in casa il marito, Claudio Gradoli, responsabile della Pneumologia dello stesso Santa Maria, in prima linea durante l'emergenza Covid. "Purtroppo - scrive Proietti - ha pagato il periodo terribile e straordinario quasi con la stessa vita". Alla dottoressa e al personale del 118 la Proietti esprime quindi gratitudine per essere "intervenuti tempestivamente" e "per avere con competenza e garbo diagnosticato immediatamente" l'infarto in corso ed "eseguito subito tutte le procedure di soccorso ed assistenza previste".

"Ciò ha permesso al paziente - continua la dottoressa Proietti - di telefonarmi alle 5.50, trascorse solo due ore dall'evento, dopo aver eseguito, ovviamente, coronarografia e angioplastica e risolto il problema. Le fatidiche due ore che tutta la letteratura ci indica come buona pratica sono state pienamente rispettate". La dottoressa ha deciso di dare "questa testimonianza di buona, anzi ottima sanità alla nostra città e regione", dicendosi certa che "solo le buone pratiche potranno garantire una sanità forte, coraggiosa e pubblica". 

 

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