PERUGIA - "Nel secondo semestre 2008, nonché in questo primo semestre 2009, la crisi finanziaria ed economica evidenzia indici negativi che non si vedevano da 30 anni. Alla caduta dei redditi e dei consumi corrisponde peraltro uno scenario fortissimamente competitivo: in Umbria per esempio il rapporto m² di GDO per 1000 abitanti risulta essere il più alto d’Italia (276).
In questo scenario Coop Centro Italia presenta un risultato di Bilancio 2008 contraddistinto da un utile di 7,6 milioni, dopo aver pagato imposte per 7,6 milioni e dopo aver accantonato a fini prudenziali 16,2 milioni.
Al 31 dicembre 2008 la base sociale conta oltre 464.000 Soci ed è aumentata di 27.000 unità rispetto all’anno precedente.
Il totale degli investimenti che giungono a compimento nel corso dell’esercizio è pari a 100 milioni : sono stati aperti un ipermercato e 3 supermercati nel comprensorio di Avezzano e 2 negozi di vicinato a Valfabbrica e Serre di Rapolano. Sono stati inoltre completamente ristrutturati 5 supermercati.
Abbiamo tenuto bassi i prezzi e tutelato la convenienza di Soci e consumatori anche riducendo quote di redditività.
Il cash flow risulta essere pari a 45 milioni di euro.
Creata nuova occupazione per circa 200 persone. Il totale degli occupati risulta essere di 2.759 unità.
Anche il primo semestre 2009 si sta approcciando in modo sobriamente positivo con una crescita del fatturato pari a + 3,3%.
COOP CENTRO ITALIA A L’AQUILA
Il problema cruciale del 2009 è per Coop Centro Italia la propria situazione nella città de L’Aquila. Prima del 6 aprile: la Cooperativa era presente con tre punti vendita e i progetti di sviluppo puntavano ad un Centro Commerciale di medie/grandi dimensioni da realizzare in un terreno di proprietà alle porte della città, in località Sant’Antonio.
Dopo il terremoto: è rimasto aperto un solo supermercato, mentre gli altri due (in località Pettino e in località Campo di Pile) sono stati dichiarati inagibili. 90 sono i dipendenti in Cassa Integrazione e significativi (circa 5 milioni) i danni subiti.
“Il 23 aprile - dichiara il Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Coop Centro Italia Giorgio Raggi - abbiamo avanzato alla Protezione Civile una proposta che ridisegna la nostra presenza in città tenendo in debita considerazione le pubbliche necessità.
In poche parole: si è chiesto di poter realizzare in un terzo della nostra area un superstore che possa accorpare le superfici di vendita che abbiamo perduto e che possa dunque ridare sicurezza e prospettive di lavoro ai nostri dipendenti. I restanti due terzi dell’area li abbiamo messi a disposizione della Pubblica Utilità.
In questo momento è in corso l’esproprio di tutto il nostro terreno in località Sant’Antonio (trattasi di 7 ettari). Abbiamo ricevuto molta solidarietà da tutte le cooperative di consumo, e non solo, d’Italia. I nostri Soci e i nostri dipendenti si sono attivati per esprimere solidarietà concreta e per raccogliere fondi significativi per i loro colleghi aquilani: siamo stati e saremo vicini alle popolazioni colpite.
Ciò che diventa per noi vitale in questo momento è in primo luogo la possibilità di poter continuare a creare ricchezza e lavoro nella città de L’Aquila.
E’ certamente possibile – ma non scontato ad oggi - che nella città che celebrerà il G8 possano conciliarsi sia il fabbisogno abitativo che il bisogno di lavoro. Aspettiamo con fiducia e con determinazione.”
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