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Ivano Fumanti Segretario generale Fp-Cgil Provinciale (Ivano Fumanti) La FP CGIL di Perugia considera che servizi della Salute Mentale debbono essere considerati una priorità organizzativa per la programmazione regionale ed aziendale della sanità umbra: non ha spiegazione accettabile, perché contraria al dettato della Legge 833, istitutiva del SSN, la collocazione del SPDC (servizio psichiatrico diagnosi e cura) di Perugia, di nuovo, dopo 30 anni, fuori e lontano dalla struttura ospedaliera regionale. Non hanno spiegazione accettabile né l’incertezza della collocazione del SPDC all’interno del Santa Maria della Misericordia né la mancanza di una data certa per il trasferimento. Anche i malati ricoverati presso il SPDC, che non sono di serie B, come tutti i ricoverati, hanno diritto alla sicurezza di un intervento integrato di tutte le specialistiche, segnatamente nelle urgenze, che, come visto, si possono presentare in ogni momento. Deve essere superato il ritardo della definizione della organizzazione del Dipartimento di Salute Mentale della Asl n° 2 che è la più estesa territorialmente, cosa che impedisce di fatto una seria discussione sulla qualità dell’intervento psichiatrico e sui modelli organizzativi da adottare in rapporto alle esigenze attuali della utenza. Tutto ciò è tanto più urgente in quanto sempre di più si evidenziano nuove problematiche che hanno la necessità di elaborazione di nuove strategie di intervento. Si sottolinea, nel campo dell’urgenza, i sempre più frequenti scompensi psicotici in pazienti che abusano di sostanze; nel campo della gestione quotidiana, l’universo dei disturbi affettivi, dei disordini alimentari, e di tutta la congerie dei disturbi psicosomatici gravi per i quali è doveroso prospettare forme, tempi e strategie di cura diversi da quelli fino ad ora disponibili. E’ necessario inoltre far emergere le gravissime difficoltà strutturali, logistiche, di personale nel campo della salute mentale chiaramente sottodimensionati rispetto alle necessità. Deve essere chiarito con quali modalità e tempi si darà realizzazione a quanto è previsto nel Piano Sanitario Regionale 2009-2011. Infatti, le azioni in esso descritte rappresentano le linee di programmazione strategica, a cui viene affidato il compito di individuare le scelte e le priorità fondamentali e di identificare le esigenze di innovazione della legislazione sanitaria regionale nel campo della Tutela della Salute Mentale. Ma le peculiarità di tale area, richiedono che sia garantito lo stretto collegamento con la programmazione attuativa, attraverso uno strumento normativo apposito come un Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale regionale 2009-2011, in cui le linee di sviluppo individuate nel PSR siano puntualmente descritte da obiettivi annuali, dalla individuazione di un piano graduale di reintegro di risorse e di meccanismi di verifica per le aziende, articolati per le singole aree territoriali. Deve stabilirsi un proficuo rapporto con gli operatori dell’informazione chiedendo ad essi, anche attraverso strumenti di comunicazione con la popolazione, di svolgere un ruolo di supporto alla crescita di una cultura collettiva sui temi della salute mentale. Inoltre devono mantenersi quelle condizioni politiche, culturali, di ricerca scientifica, di valutazione delle prassi operative, che hanno consentito nella nostra regione di realizzare, a partire dagli anni ‘70, quel laboratorio di psichiatria di comunità che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera eccellente specificità della nostra nazione. Per queste motivazioni la FP CGIL di Perugia organizzerà entro il mese di giugno una iniziativa volta a sottoporre alle autorità politiche le priorità da affrontare per uscire da uno stallo dei servizi della Salute Mentale umbra ormai si prolunga da diversi anni. Condividi