Coronavirus Fase 2/ Cts Umbria, i rischi Rt non si sono concretizzati
PERUGIA - "L'attuale quadro epidemiologico dell'Umbria per il Covid non è preoccupante e i dati dimostrano come non sia diventato concreto il rischio 'moderato' di eventuale ripresa dell'epidemia che era stato ipotizzato dall'Iss sulla base dell'indice Rt riferito al 26 aprile": è quanto afferma con l'ANSA il professor Fabrizio Stracci membro Comitato tecnico scientifico costituito da Regione e Università di Perugia per l'emergenza coronavirus. "Un indice - aggiunge - basato su pochi dati. Che ha un intervallo confidenziale così ampio che non è possibile affermare che Rt sia superiore a uno".
Nelle ultime settimane i casi registrati "sono stati pochi - ha detto ancora il professor Stracci - e per lo più asintomatici derivati da screening in diverse comunità e quindi non vi è evidenza di una ripresa epidemica". "I numeri sono così contenuti - ha aggiunto - che qualsiasi variazione sarebbe subito evidente. E' però chiaro che il virus circola e quindi bisogna continuare a rispettare tutte le misure di contrasto".

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