PERUGIA - Un sistema di trasporto che riusciva a produrre maggior 'reddito' in quanto gli autisti pretendevano dai passeggeri somme sempre piu' alte per riconsegnare loro i documenti trattenuti in garanzia: in pratica gli 80 euro che gli organizzatori dei viaggi, fintamente compiacenti, 'prestavano' ai passeggeri, cosi' da permettere loro di arrivare in Italia, dopo poche settimane salivano a 4 volte tanto, fino a 400 o 500 euro se continuava a passare tempo per rifondere il debito. All'esito di 2 settimane d'indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo di Assisi e coordinate dal sostituto procuratore della repubblica Antonella Duchini, sono stati arrestati 2 romeni, P.T. e B.I. di 36 e 30 anni e denunciata una loro connazionale, P.L. di 28 anni (nonche' fidanzata di P.T.). Sarebbero loro le persone che, presumibilmente insieme ad altri (e le indagini in tal senso continuano - n.d.r.) avrebbero messo in piedi l'attivita'. L'operazione, conclusasi nella notte tra l'1 e il 2 giugno, e' stata illustrata stamani in una conferenza stampa. Al momento il capo d'imputazione e' estorsione: 'abbiamo comunque lasciato al vaglio della magistratura - ha detto il capitano Sebastiano Arena comandante della Compagnia di Assisi - la formulazione di altri reati quali l'usura, visto che le somme apparentemente 'prestate' per affrontare il viaggio erano destinate a quadruplicarsi'. I due arrestati, regolarmente residenti a Perugia ed incensurati, con un pulmino da 8 posti piu' autista, facevano la spola tra la Romania e l'Umbria (al momento e' stato accertato che l'attivita' faceva capo al territorio perugino-assisano, ma non e' escluso che possano esserci altre zone interessate) carichi di passeggeri, ai quali veniva fatto credere che la somma pattuita per le destinazioni umbre poteva essere rifusa comodamente e senza fretta. Al momento dell'arrivo pero', venivano ritirati passaporti e documenti che sarebbero stati restituiti al momento del saldo di una somma che lievitava nel giro di pochi giorni; chi non saldava, subiva veri e propri raid in casa propria e veniva tenuto sotto l'incubo di trovarsi senza alcun documento in un Paese straniero. L'attivita' d'indagine culminata con l'arresto e' scattata a seguito della denuncia di un cittadino dell'Est Europa che avrebbe dovuto pagare 400 euro per riavere i documenti. I carabinieri si sono appostati nell'appartmaneto dell'uomo che avrebbe dovuto incontrare gli estorsori per poi intervenire quando si sono presentati il 36enne e la fidanzata. L'altro romeno e' stato raggiunto nell'appartamento dove risiedeva, sempre a Perugia, in cui sono stati trovati altri 5 passaporti illegalmente detenuti. Condividi