FRANCOFORTE - Netta revisione in peggio delle previsioni sulla crescita economica. I tecnici della Banca centrale europea stimano una recessione che si attesterà tra il -5,1% e il -4,1% del Pil, mentre una crecita economica è attesa solo dopo la metà del prossimo anno: nel 2010 la dinamica prevista è tra un -1% e un +0,4%. Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, anticipando che l'inflazione nei prossimi mesi sarà negativa fino a fine 2009.
"La ripresa dell'economia - ha detto Trichet mostrandosi "molto, molto cauto" - dipenderà dalla messa in pratica delle decisioni già prese e dalla capacità di ristabilire la fiducia, che è l'ingrediente più importante".
Nelle previsioni dello scorso marzo i tecnici della Bce indicavano per il 2009 una recessione più contenuta (tra il -3,2 e il -2,2%, mentre per il 2010 stimavano una dinamica tra il -0,7 e il +0,7%). Resta invariato il costo del denaro all'1% in Eurolandia.
Come da attese, con voto unanime, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di confermare il livello di tassi di interesse che nel mese scorso, con un nuovo taglio dello 0,25% aveva portato il costo del denaro nell'Eurozona al suo minimo storico. Anche il tasso sui depositi e quello marginale sono rimasti rispettivamente allo 0,25% e all'1,75%. La decisione non ha provocato reazioni sul mercato dei cambi. Nessuna variazione di rilievo anche dell'euro rispetto al dollaro. La moneta unica passa di mano poco sopra quota 1,41 dollari.
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