PERUGIA - Pedonabilità, piste cicliabili e una nuova mobilità scolastica, commerciale e lavorativa razionalizzata. Lucia Maddoli, consigliera comunale di Idee Persone Perugia: “Tanti e non necessariamente dispendiosi o complicati sono gli strumenti che possono essere messi in campo, serve solo la volontà di dare un segnale forte in favore di una città che sia più vivibile e inclusiva: lo stesso PUMS del Comune e la candidatura di Perugia a Capitale Verde Europea indicano il tema della mobilità alternativa come una delle priorità da perseguire, ora bisogna passare dalle parole ai fatti”.

Trasformare una situazione di crisi in una nuova opportunità per migliorare la mobilità urbana ripensandola in chiave sostenibile. È questa la proposta dei gruppi di consiliari di opposizione Idee Persone Perugia, Rete Civica Giubilei, Partito Democratico e che verrà inserita in un Ordine del giorno di prossima discussione a Palazzo dei Priori. Perugia, infatti, è già oggi una delle città col più alto numero di automobili pro-capite con una media di 74 auto ogni 100 abitanti, e dove la maggior parte degli spostamenti già ora avviene tramite l’uso del mezzo privato (il 73%, come riporta anche il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile del Comune). Un dato destinato a crescere visto che l’uso del trasporto pubblico locale sarà fortemente ridotto a causa del mantenimento delle misure di distanziamento sociale e del timore che probabilmente permarrà in molti nel ricorrere al TPL.

“Per questo – interviene Lucia Maddoli, consigliera del gruppo Idee Persone Perugia – è urgente che il Comune si attivi per scongiurare il rischio di una paralisi del traffico cittadino con tute le sue negative conseguenze, e chiediamo alla Giunta di intervenire per pianificare, attuare e promuovere la mobilità attiva pedonale e ciclabile e la micro-mobilità come alternativa all’uso della macchina privata. Tanti e non necessariamente dispendiosi o complicati sono gli strumenti che possono essere messi in campo, serve solo la volontà di dare un segnale forte in favore di una città che sia più vivibile e inclusiva: lo stesso PUMS del Comune e la candidatura di Perugia a Capitale Verde Europea indicano il tema della mobilità alternativa come una delle priorità da perseguire, ora bisogna passare dalle parole ai fatti”.
Si possono, ad esempio, definire percorsi pedonali e corsie ciclabili, aprire di corsie preferenziali alla circolazione delle bici, estendere posteggi e rastrelliere per bici, potenziare e facilitare all’accesso dei servizi di bike sharing. E ancora, introdurre premialità e rimborsi chilometrici per chi utilizza la bici negli spostamenti casa-scuola, casa-lavoro, a partire dai dipendenti comunali per dare l’esempio ad altri enti pubblici e alle aziende private.

“Va poi favorita la pedonabilità – prosegue Maddoli – ripristinando ZTL e sosta regolamentata e realizzando zone a velocità calmierata, a partire dalle zone 30 già individuate nel PUMS e ancora non realizzate, istituendo anche strade residenziali”. Le immagini dei primi giorni di riapertura sono inequivocabili: si è subito ritornati a una situazione di parcheggio selvaggio tipica della Perugia pre–Covid–19. Serve chiaramente una strategia ampia e integrata, sottolinea la consigliera di opposizione, “che tenga conto della mobilità lavorativa, commerciale e scolastica. Il Comune può e deve intervenire promuovendo in modo diffuso lo smart working come modalità praticabile di lavoro con priorità per i pendolari extraurbani, proponendo una rimodulazione degli orari delle attività commerciali, degli uffici e dei servizi pubblici per evitare i picchi di traffico concentrati in alcune ore. Deve poi predisporre un piano per la mobilità scolastica 2020-21 per contenere il numero degli spostamenti attraverso l’uso dell’auto privata, favorendo misure concrete e di semplice attuazione come piedibus, corse scolastiche dedicate, istituzione di “strade scolastiche” con limitazioni temporanee di traffico veicolare, e istituzione di percorsi protetti casa-scuola nelle aree territoriali maggiormente idonee, come ad esempio a Ponte San Giovanni”.

Interventi che, oltre che sulla vivibilità e fruibilità della città per tutti, avrebbero anche una positiva ricaduta anche in termini promozionali e turistici. “Strutturando e incentivando forme di inter-modalità bici–trasporto pubblico locale, sia per i pendolari che in ambito urbano – conclude la consigliera del gruppo Idee Persone Perugia – si favorirebbe anche l’accesso e l’utilizzo dei servizi da parte dei ciclo-turisti. Perugia si potrebbe così rilanciare entrando in pianta stabile, in sinergia e in coordinamento con altri Comuni e con la Regione, negli itinerari di ciclo-turismo, cammini a piedi e forme di turismo lento che, numeri alla mano, rappresentano ambiti di fondamentale importanza per l'economia di un territorio”.

 

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