PERUGIA – “Non possono esistere lavoratori di serie A e di serie B. Per questo servono supporti su tutti i mezzi pubblici, affinché gli operatori del trasporto pubblico locale non siano esposti ad alcun tipo di rischio mentre svolgono un servizio essenziale per la comunità”. Lo scrivono i consiglieri regionali del Pd, in una lettera aperta indirizzata alla presidente Tesei sulla “sicurezza di addetti e utenti del trasporto pubblico locale e sanificazione dei mezzi”. 

“Come già denunciato dai sindacati – scrivono Bori, Bettarelli, Meloni, Paparelli e Porzi - riteniamo insufficienti le misure di sicurezza per gli operatori del trasporto pubblico locale. Manca personale e, di conseguenza, non è possibile contenere il numero degli accessi per ogni mezzo mettendo a rischio non solo i lavoratori, ma anche i passeggeri. Occorre quindi rivedere le linee guida per il settore, mettendo a disposizione ulteriore personale rispetto all’equipaggio oggi previsto sui mezzi e da terra, come ausilio nelle fasi maggiormente critiche dello svolgimento del servizio”. 

“In caso di salita a bordo di un numero eccessivo di utenti o di persone senza dispositivi di protezione individuale – prosegue la lettera – il conducente è costretto suo malgrado a bloccare il mezzo e a chiamare la centrale aziendale o le forze dell’ordine. Una situazione surreale e inaccettabile, che potrebbe anche causare problemi di incolumità fisica per gli operatori e che la Regione ha l’obbligo di correggere. È  necessario che sia messo a disposizione tutto il personale necessario, considerando anche quello in ferie forzate”.

"Le risorse ci sono – concludono i cinque consiglieri regionali Pd – sono quelle del fondo nazionale, sono state trasferite alle Regioni per intero, anche per il periodo di servizio ridotto. Il personale deve essere poi obbligatoriamente dotato di mascherine Ffp2 e i mezzi pubblici devono essere opportunamente sanificati. È il momento di passare davvero alla fase 2, abbandonando la propaganda e lavorando concretamente per la ripartenza e la sicurezza di tutta l’Umbria”. 

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