CORONAVIRUS: IL FILM
Di Ciuenlai - La sequenzialità degli avvenimenti mette in fila un racconto che ha una inquietante logica, da film noir, che vive solo nel campo delle supposizioni e delle sensazioni, non confortate naturalmente da alcuna prova e che, essendo un film, ha nei titoli di testa la famosa frase “ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale”. Proviamo però prima a fare il duro e crudo racconto dei fatti e poi a dare un giudizio. E’ necessario perchè questo è il tempo la cui storia essendo un eterno presente cancella la memoria del passato, rendendo difficile una valutazione ponderata di un lungo evento e di un periodo.
FASE 1 LA CINA E’ VICINA - L’epidemia scoppia in Cina e scoppia in occasione del loro capodanno data che mette in moto milioni di “musi gialli”, per usare un salvinismo, che per il virus diventano un comodo biglietto di andata e ritorno. Mentre l’oriente si difendeva sul serio dall’epidemia in occidente (dove recenti studi dicono era già presente) tutto è continuato come nulla fosse, passando lentamente tra varie fasi di approccio al problema, con un dato comune : in ogni fase tutti, come automi telecomandati, hanno detto e fatto la stessa cosa, come se ci fosse stata una qualche cabina di regia. C’è qualcuno che sa darmi una spiegazione logica, evitando di scomodare il complottismo?
FASE 2 “DA NOI? NON ATTACCA!”- Si è iniziato con la sottovalutazione e la negazione del problema. Da gennaio all’unisono tutti i capi di governo hanno cominciato a dire che non bisognava allarmarsi, che era solo una brutta influenza, che, come dicevano illustri virologhi, (ve lo ricordate il nostro Burioni)“da noi non attaccherà mai “. Intanto la malattia correva , in Oriente dilagava e qui tutti a ripetere la stessa parola : Milano non chiude, l’Italia non chiude, Il liberismo (aggiungo io) non chiude, non può chiudere. E giù a fare pantagruelici pranzi “antirazzisti” coi Cinesi a gogo, a riempire stadi e movide, in pratica ad aiutare il virus ad attaccare e di brutto. C’è qualcuno che sa darmi una spiegazione logica senza scomodare parole come irresponsabilità, ignoranza, sottovalutazione, incuria o peggio ….?
FASE 3 - I PRIMI SBADIGLI DEL RISVEGLIO - L’inerzia dei primi 2 mesi decretano l’inevitabile stato di pandemia. Solo allora ci si comincia (ma piano piano, senza fretta) a muovere. L’allerta è stato dato dal Governo a febbraio, ma fino a marzo calma piatta. L’unica cosa che vien propinata a piene mani è la fuga di notizie , così da permettere , tollerandolo (e qui qualche scomoda domanda nasce spontanea) l’esodo , quasi biblico, verso il centro sud di “esportatori di virus”. Cioè, pur conoscendo i rischi di questa pandemia, com’è possibile aver dato, spero involontariamente, stura ad una diffusione “pantagruelica” del contagio che da locale è diventato nazionale? C’è qualcuno che mi sa dare una spiegazione logica senza scomodare l’adesione alla versione”soft” dell’ immunità da gregge?
FASE 4 LA”VENTENA” – La frittata è fatta e servita e bisogna correre ai ripari e allora l’occidente, Italia in testa, si inventa la mezza quarantena. Il 50% sta in casa e l’altro 50% sta fuori. Il risultato è un lentissimo calo del contagio e una vagonata di morti, per lo più anziani “ con più patologie” . Ce l’hanno ripetuto fino allo sfinimento, tanto che nell’immaginario collettivo ormai un diabetico, uno che ha “alticcia” la pressione e/o la glicemia, il colesterolo un po' fuori posto o peggio è un immunodepresso , sono “persone spacciate” da archiviare nella categoria dei “morti viventi”. C’è una spiegazione logica senza scomodare Erode o Nerone? (che noi invece scomoderemo).
FASE 5 “L’ERODE DEI VECCHI” – Già i vecchi .Si è subito capito o saputo che il virus attaccava mortalmente gli anziani mentre gli altri guarivano. La prima domanda che avrebbero dovuto farsi era “dove sono gli anziani?”. Nelle famiglie e soprattutto negli “ospizi” (adesso li chiamano diversamente ma quella roba è). Bene! La prima cosa da fare , senza aver preso una decina di specializzazioni in medicina, geriatria e titoli sanitari vari, era chiuderli bene con una decina di giri della serratura, sprangare le finestre e buttare via la chiave , monitorando costantemente la situazione per evitare il formarsi di pericolosissimi focolai. E invece no. Non solo non si è proceduto come il buon senso richiedeva, ma si sono introdotti i malati infetti dentro le case di cura. E’ stato come ricoverare Dracula nel padiglione dell’Avis. E non l’hanno fatto solo in Lombardia , ma quasi in tutto l’Occidente , Americhe comprese. Una recente ricerca dice che gran parte degli anziani morti e infettati vengono da là (si parla del 50%) . Nelle sole case di Bergamo sono morte 2000 persone ospitate in questi istituti, quasi il 10% di tutti i decessi per coronavirus in Italia. C’è qualcuno che sa darmi una spiegazione logica evitando di tirare in ballo, come hanno fatto alcuni giudici, il reato di stragismo?
FASE 6 – “ALLA RISCOPERTA DI NERONE” - E’ stato appurato che dopo le case di cura, gli anziani si infettano in casa. Bene allora tappiamoceli dentro. Non lo propone il solito bullo dei social ma Il nuovo capo della task force della famosa “fase 2”. Il manager Colao, noto esperto di virus (ma solo di quelli telefonici essendo’ stato AD di Vodafone) che ha proposto un provvedimento alla Nerone. Tutti gli ultrasessantenni serrati a lucchetto dentro le proprie abitazioni, sperando che i giovani di casa si attengano alle regole e non riportino niente da fuori. C’è qualcuno che sa darmi una spiegazione logica senza scomodare il famoso detto “perseverare è diabolico”?
FASE 7 – QUELLO SHOW A RETI UNIFICATE CHIAMATO SCIENZA - In questo periodo accendendo la TV ne abbiamo sentite di tutti i colori. E non dai soliti “cacchiari” ma da fior di scienziati con tanto di titoli a 8 colonne. La mattina c’era quello che ti diceva “Il virus? Scomparirà col caldo”. Non facevi tempo ad accennare ad un sorriso, a pensare sommessamente “dai che anche quest’anno ci facciamo 4 giorni al mare”, che girando canale ne trovavi un altro che ti avvisava” siamo ancora in piena pandemia, attenzione a come ci muoviamo”. Il sorriso ti si smorzava in bocca “Ciao mare ? al massimo un giorno Trasimeno” . Un pò sconcertato continuavi a fare zapping trovando un terzo virologo che con volto scuro ti ammoniva “attenti che questo è solo ‘antipasto, in autunno ci sarà una seconda ondata e sarà ancora più letale”. Dal sorriso alle lacrime. Passare dal mare della Romagna ad un mare di guai è stato un attimo, che dico un nanosecondo. Ti domandavi ansiosamente “possibile che non ci sia niente, una cura, che può fermare questa peste del terzo millennio”. Una? Cento mille cure. Uno ci racconta di una medicina contro i trombi, un altro contro l’artrite rematoide, il terzo di una molecola, il quarto del plasma, il quinto della calcioeparina , il sesto dell’aspirina , fino ad arrivare, come antidoto sicuro, al vino nero, che, è notorio, se assunto in grandi quantità, ti libera da tutti i mali, anche dal coronavirus. Ma mentre li ascolti con speranza, la trasmissione si interrompe e arriva Borrelli che a reti unificate annuncia tristemente”purtroppo anche oggi dobbiamo registrare altre centinaia di vittime”. E allora capisci, che di tutte quelle prospettate, il rosso di Montefalco è lo sciroppo che fa per te. C’è qualcuno che sa darmi una spiegazione logica senza citare qualche personaggio di legge di stampo manzoniano?
FASE 8 - IL VIRUS ENNESIMA UTILE “CARASTROFE” ? - In una situazione inedita e assolutamente straordinaria, al momento, non me la sento di gettare la croce su nessuno. Tutto ciò che ho descritto può essere frutto di coincidenze, inesperienze, incapacità e incompetenze di vario tipo. Ma presto la verità verrà a galla. Sapremo se la pandemia è stata solo un ciclone naturale o se , invece, verrà utilizzata come l’11 settembre, come l’immigrazione di massa o come la tempesta finanziaria, come l’ennesima catastrofe che ridurrà il tenore di vita di milioni di persone, restringendone ancora di più redditi, diritti e capacità di organizzazione e reazione alle ingiustizie. Siamo al “O la borsa o la vita”. Accetto scommesse su quello che sceglieranno i nostri governanti. Non quelli di Roma che non hanno voce in capitolo, ma quelli che per comodità chiamiamo i “mercati”.
P.s. – Comunque il virus è il più formidabile avversario del liberismo. Una cosa che non si può comprare, non si può rivendere, non si può arrestare, non si può quotare, non può essere messa sotto contratto,non può essere licenziato neanche per giusta causa e con il quale non si può trattare, ditelo, è peggio del vecchio comunismo. Per la serie aridatece nell’ordine(alla perugina) Krusciò, Bresniè e Kossighi .

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