di Nicola Bossi
A pochi giorni dal voto la carta identitaria in casa socialista - come avviene già a macchia di leopardo in quella comunista dove le due anime non si sono unite - è stata utilizzata per strappare gli ultimi elettori che hanno una fede ancora nei simboli che furono di Nenni e poi di Craxi. A Perugia non poteva essere altrimenti: tre anime socialiste che popolano tre liste e per giunta in tre schieramenti diversi. La caccia all'identità l'ha iniziata Ada Girolamini - espulsa dal partito secondo alcuni fonti beninformata - che ha rispolverato un garofano di Craxi che sancisce il suo passaggio con l'area di De Michelis. Un garofono sulla scheda elettorale non accadeva dal 2004: proprio alle europee. Un simbolo così forte da contrapporre alle due anime socialiste che invece quei simboli li hanno dovuto archiviare. Da Massimo Perari e la sua nutrita Fondazione Craxi che di fatto fa parte della Pdl. Dovendo accettare Perari l'assenza del simbolo ripara tutto con spot elettorali e manifestio a go-go con la scritta "un socialista riformista". Della Girolamini dice: "non capisco il suo progetto politico dato che l'esperienze delle liste del nuovo Psi non sono mai decollate" su Nilo Arcudi vera anima nera di Perari dice "lui non è socialista dato che vorrebbe stare nel Pd e infatti ha ucciso l'autonomia socialista consegnandosi ai comunisti di Vendola".
Ad Umbrialeft Nilo Arcudi aveva detto semplicemente che "solo loro sono i socialisti perchè sono gli eredi di un partito che è stato sempre di centrosinistra e ha fato del municipalismo la sua bandiera. Non è socialista chi si allea con i liberisti e neo-fascisti". Solo le urne sapranno dire chi è più socialista e soprattutto se i socialisti - quelli che votato - ci sono ancora.
Recent comments
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago