Elezioni Perugia - La voglia matta del ballottaggio chi per contare di più, chi per vincere e chi per espiare peccati passati

di Nicola Bossi Tranne il Pd, tutti vogliono andare al ballottaggio per mettere paura semplicemente alla vetusta macchina elettorale dell'ex Pci che da sempre governa l'Umbria. La voglia di ballottaggio si manifesta per i più svariati motivi: nel centrodestra di Sbrenna perchè male che vada possono dire di essere stati i primi ad obbligare il centrosinistra ad un turno suppletivo. C'è anche chi nella Pdl è convinto che al secondo turno poi si vinca agevolmente. Alemanno insegna. C'è chi vuole il ballottaggio perchè alla fine di chi vince non gli ne frega niente. Grillini e radicali vogliono entrare in consiglio comunale non per governare e non per fare opposizione ma per essere altri. Talmente altri che centrodestra e centrosinistra sono la stessa cosa, ma solo loro sono la novità. Talmente novità che lottano per un seggio in consiglio. Roba da minoranze etniche più che politiche. Poi c'è chi sogna di andare al ballottaggio per contare di più: Carla Spagnoli e Ada Girolamini; le signore della politica vogliono essere l'ago della bilancio e sognano di fare il vice-sindaco. Non importa con chi. Persino la lista civica a favore di Boccali non disdegna il ballottaggio: serve per far abbassare la boria e puntare tutto sulla democrazia dal basso. Nessuno che vuole andare al mare a metà giugno. Tutti alle urne! Tutti alle urne!