PERUGIA - Tre milioni di euro per costruire in Umbria un piccolo ospedale da campo da 30 posti letto (tra sessanta giorni) mentre si prosegue ad impoverire molte strutture ospedaliere nel territorio della nostra regione, alcune delle quali con gli opportuni investimenti consentirebbero già una presa in carico integrata, grazie alla presenza di reparti e professionalità di rilievo.

Eppure la Governatrice Tesei ha presentato un progetto per far sorgere una struttura provvisoria da installare al Centro Fiere di Bastia Umbra. Soldi che arriverebbero dalla Banca d’Italia, ma probabilmente soldi che si potevano spendere meglio, visti anche i progetti presentati da altre regioni per beneficiare della stessa linea di finanziamento.

In questi giorni ho letto con attenzione alcune riflessioni degli altri colleghi delle forze di opposizione in Consiglio regionale che per primi hanno sollevato il caso e altre osservazioni sempre critiche verso questo progetto del Dottor Maurizio Ronconi.

Su tutte le questioni sollevate ne condivido una in particolare: che questi tre milioni di euro sarebbe più opportuno investirli meglio, magari in una delle tante strutture ospedaliere già esistenti.

La regione Umbria in questa guerra, a differenza di quelle del nord Italia più colpite, ha avuto un alleato dalla sua parte, il tempo. Qui le misure del Governo hanno consentito al personale sanitario, seppur lavorando sopra le forze e con abnegazione esemplare, di contenere il contagio da Covid-19. Questo non vuol dire che abbiamo vinto la guerra, ma solo una prima battaglia. In questa fase assistiamo ad una piccola tregua e la nostra regione ha a mio avviso il tempo necessario per rivedere come impiegare tali risorse su progetti più utili al territorio e al tessuto sanitario umbro.

Anche perché un ospedale da campo costruito in luogo distante da strutture ospedaliere già operative, metterebbe a rischio l’incolumità di tutti quei soggetti ricoverati con quadri clinici complessi, che potenzialmente possono aver bisogno di accedere rapidamente a più tipi di cura integrata per cui è necessario avvalersi di una varietà di figure professionali, non presenti in una struttura mobile e provvisoria.

Per tutto questo come presidente del Comitato per il controllo e la valutazione, farò quanto in mio potere per verificare che le risorse impiegate siano spese correttamente e nell’interesse dei cittadini umbri.

Thomas De Luca

MoVimento 5 Stelle

Consiglio Regionale dell'Umbria

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