RIO DE JANEIRO - L'Aeronautica brasiliana ha reso noto che sono stati trovati dei rottami metallici e che potrebbero essere dell'Airbus di Air France scomparso. Il ritrovamento è avvenuto a circa 650 km dall'isola di Fernando de Noronha. Lo ha reso noto il colonnello Jorge Amaral, precisando che tra i rottami trovati figurano "una poltroncina dell'aereo, alcuni rottami bianchi" e che sono state individuate "macchie di olio e cherosene".
L'Airbus A330 di Air France era scomparso ieri sull'Atlantico dopo essere partito da Rio de Janeiro diretto a Parigi. Sull'aereo c'erano 228 persone a bordo, fra cui 10 italiani. Un pilota brasiliano ha riferito di aver visto nella notte alcune "luminosità arancioni" sull'acqua lungo la rotta seguita dal volo AF447.
Anche gli Stati Uniti hanno inviato un aereo militare di osservazione e una squadra di salvataggio, dopo la richiesta di aiuto inviata ieri da Parigi al Pentagono. Sul posto, secondo i media brasiliani, c'é anche una nave mercantile francese Douce France, che però fino a questo momento non avrebbe trovato alcun relitto nella zona segnalata dai piloti della Tam. Nulla, al di là delle voci che si rincorrono e si smentiscono continuamente, riesce però al momento a chiarire il mistero della scomparsa dell'aereo, che resta comunque il più grave per Air France e il secondo per i suoi effetti catastrofici dopo quello di un Airbus A-300 di American Airlines, che si schiantò dopo il decollo a New York causando nel 2001 la morte di 265 persone. Per un portavoce di Air France, l'inchiesta sulle cause del disastro sarà "molto lunga e molto complessa".
Gli esperti che si avvicendano ai microfoni dei media in queste ore sembrano escludere che l'ipotesi lanciata ieri proprio dalla compagnia, di un fulmine che avrebbe colpito la carlinga dell'aereo, possa -da solo - spiegare l'incidente. Intanto, si conferma la tendenza emersa ieri a Parigi di una volontà francese di proteggere la privacy e il dolore dei familiari delle vittime, per la prima volta completamente invisibili per telecamere e inaccessibili ai giornalisti dopo il loro arrivo all'aeroporto Charles de Gaulle. Oggi il governo ha fatto sapere che, i familiari che vorranno potranno andare a seguire sul posto le ricerche, grazie a voli speciali a carico dello stato.
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