di Daniele Bovi
Qualche numero aiuta a capire la gravità della situazione che riguarda le affissioni elettorali abusive, anche per quello che riguarda i bilanci dei comuni. Per ogni tornata elettorale, di qualsiasi tipo, i comuni spendono qualcosa come cento milioni di euro per ripulire le città. I suddetti enti avevano preso recentemente la sana abitudine di multare per milioni di euro i partiti che violavano le normative sulle affissioni. Prendiamo il caso di Roma. Nel 2008, il Comune aveva spiccato multe per due milioni e 800mila euro, non riscosse ma comunque messe a bilancio. Bene, bravi, bis. Ora però, per la precisione il 14 marzo scorso, è emerso un problema che rischia di mandare all'aria tutto. Con il famoso Milleproroghe è stato approvato un condono tombale per i partiti e i candidati che imbrattano con manifesti abusivi le città durante la campagna elettorale. Un regalino che funziona così: invece di pagare centinaia di migliaia di euro di multe i partiti se la cavano con la miseria di mille euro per ogni provincia sporcata dal 2005 ad oggi. In pratica, con quattromila euro a testa, anzi, a partito, passa la paura. L'emendamento è stato presentato dal senatore umbro del Pdl Domenico Benedetti Valentini ed è stato approvato, ovviamente in maniera bipartisan, alla chetichella nella notte tra il 4 e 5 febbraio scorso. E buonanotte, con una bella lapide tombale, al principio di legalità.
Recent comments
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago