Quarantanove persone sono finite in carcere questa mattina in 16 province italiane (Perugia, Arezzo, Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Bergamo, Caserta, Catanzaro, Napoli, Milano, Palermo, Piacenza, Roma, Teramo, Terni, Treviso) nell'ambito di un'operazione antidroga nei confronti di un'organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di stupefacenti.
L'indagine è stata condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Perugia su un grosso giro di droga che aveva per terminale il capoluogo umbro. In totale sono 71 le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Perugia.
L'indagine era sta avviata nel gennaio 2008 a Perugia, da dove i carabinieri hanno iniziato a seguire una fiorente attività di spaccio al minuto.
Tramite osservazione e pedinamenti - con l'ausilio di intercettazioni ambientali e telefoniche, localizzazioni GPS - i carabinieri hanno documentato come lo stupefacente giungeva a Perugia.
Due i gruppi di spacciatori, uno composto prevalentemente da cittadini marocchini e l'altro di tunisini e nigeriani: si occupavano di trovare la droga in varie località del territorio nazionale (Milano, Napoli e Pordenone), dopo averla fatta giungere dall'Olanda, per poi smerciarla attraverso una fitta rete di pusher nella provincia di Perugia. Le consegne venivano effettuate da corrieri individuati di volta in volta che si spostavano soprattutto in treno e auto.
In soli 6 mesi (dal gennaio al giugno 2008) i carabinieri avevano già arrestato 22 persone in flagranza di reato, denunciandone 15 e sequestrando 12,5 kg di droga (7,5 kg di hashish, 2,5 di cocaina, 2 di eroina e 0.5 kg di marijuana) e denaro contante per 21.500 euro.
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