Anche la Gesenu in campo contro il coronavirus, ma con dei grossi limiti
PERUGIA - Anche la Gesenu ha varato una serie di misure per contrastare il diffondersi del virus Covid-19.
In particolare è stata intensificata la sanificazione dei mezzi e delle le strutture. Tramite l'invio di circolari è stato raccomandato di "rispettare con la massima attenzione" le indicazioni di prudenza date dal Ministero della Salute e dalla Regione. Nelle sedi amministrative, oltre all'introduzione di dispenser igienizzanti per le mani - annuncia la Gesenu -, sono allo studio soluzioni temporanee di smart working, compatibilmente con l'operatività aziendale, anche da far svolgere turnazione fra i dipendenti di una stessa unità organizzativa, in modo tale da non creare disservizi.
Inoltre l'Azienda ha disposto la sospensione di tutti i corsi di formazione aziendali, di riunioni-incontri con fornitori e degli incontri pubblici sul territorio.
Predisposta poi, temporaneamente, una nuova regolamentazione degli accessi agli sportelli aperti al pubblico, in particolare per il servizio Tari e gli Urp.
Sono stati quindi invitati "tutti gli utenti a recarsi negli uffici solo se strettamente necessario, previo appuntamento da concordare con il call center, che aiuterà prioritariamente gli utenti alla gestione della pratica attraverso i canali telematici".
Per "garantire" il servizio al pubblico, saranno "attivi e rafforzati" i numeri dedicati. Per ufficio Tari Perugia 0750440899, mail tia@gesenu.it, Tari Todi 0750440898, taritodi@gesenu.it, Tari Torgiano, 0750440898, taritorgiano@gesenu.it, fax 0755056333, pec pec.tiagesenu@legalmail.it, ufficio clienti numero verde (solo da rete fissa) 800 66 70 36, da cellulari 075 59 17 125, Whatsapp 333.9553215, fax 075.6910312, ufficioclienti@gestumbria.it - ufficioclienti@gesenu.it.
"Nella consapevolezza della delicatezza del proprio ruolo, Gesenu spa - si legge ancora nella sua nota - conferma il proprio impegno per garantire ed assicurare la continuità del servizio di raccolta dei rifiuti nel territorio servito".
Ci si permetta di osservare come in questa lodevole esposizione di intenti non venga spesa una sola parola riguardo alla questione a nostro modesto parere più importante: quella del lavaggio e della sanificazione delle centinaia e centinaia di cassonetti fatti installare dall’ex vice sindaco di Perugia Barelli, che da allora non sono stati mai lavati e che costituiscono un vero e proprio ricettacolo di infezione, tanto più intollerabile in tempo di conclamata epidemia.

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