Il direttore regionale alla Sanità tranquillizza, “In Umbria contagio contenuto"
PERUGIA - Al momento il contagio in Umbria da coronavirus "è contenuto". A dirlo è questa volta il direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario. Per il quale "il numero delle persone in isolamento non deve destare preoccupazione ai cittadini, ma al contrario, dimostra che la rete dei controlli che ha attivato la task force regionale sta funzionando".
"Siamo riusciti - ha aggiunto Dario - a contattare e monitorare le persone entrate in contatto con i soggetti positivi al virus". Lo stesso Dario ribadisce ai cittadini che "l'isolamento fiduciario di soggetti sani presumibilmente venuti a contatto con infettati, è una misura volta a prevenire la diffusione di una malattia infettiva nella comunità". "In questo periodo di isolamento fiduciario - spiega - gli operatori del Servizio di igiene o sanità pubblica contattano quotidianamente la persona sorvegliata, per avere notizie sulle sue condizioni cliniche di salute". "Il soggetto - sottolinea ancora il direttore, attraverso un comunicato della Regione - è informato di provvedere all'autocontrollo domiciliare della temperatura corporea due volte al giorno e di controllare l'eventuale comparsa di sintomi, anche lievi. In caso di comparsa di febbre o sintomi lievi il paziente deve contattare telefonicamente il medico curante e per sintomatologia più severa il 118, in entrambi i casi comunicando la sua situazione di isolamento domiciliare fiduciario".
La Regione evidenzia inoltre che la task force regionale prosegue a monitorare in modo costante la situazione e sono in corso continui accertamenti.
Tutto bene, dunque, ma le cose stanno proprio così?
Il direttore Dario, che ha preso la parola in prima persona, subentrando in questo ruolo al suo capo diretto e corregionale, l’assessore Coletto che, immaginiamo, si sia concesso l’ennesimo week end lungo nella sua Verona, è certo che i controlli siano così stringenti da metterci al riparo da ogni pericolo?
Eppure i numeri, in costante ed accelerata crescita, dei contagiati dovrebbero consigliargli maggiore cautela e spingerlo a promuovere ulteriori controlli per verificare se del caso non si siano verificati dei buchi in quel "perfetto" sistema di controllo.

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