PERUGIA - Definire le prossime azioni che verranno realizzate ai fini del completamento in Umbria del Piano Banda Ultra Larga: questo lo scopo dell’incontro convocato e presieduto dall’assessore regionale, Michele Fioroni, con i rappresentanti delle società Open Fiber e Infratel Italia, svoltosi quest’oggi a Perugia a Palazzo Broletto.

Per eredita della passata amministrazione, l’Umbria – come noto - è la prima regione in Italia per autorizzazioni rilasciate e per comuni con cantieri aperti, ed è stata inoltre la prima regione ad effettuare il collaudo ed è ancora la prima in quanto a percentuale di comuni collaudati.

Durante la riunione odierna è emerso che, con riguardo ai comuni ove già è presente un operatore economico privato che fornisce il servizio (i cd. “comuni sospesi”), si procederà ad una ricognizione del servizio offerto e della connettività effettivamente presente prima di decidere se effettuare lavori con i fondi previsti dal piano “aree bianche” o rimandare gli investimenti al piano “aree grigie”. Residuano inoltre delle economie che potranno essere reimpiegate in un piano aggiuntivo per la copertura del 100% delle Unità Immobiliari nei comuni interessati dall’azione originariamente prevista. Entro la fine dell’anno, Open ha garantito che verranno collaudati complessivi 44 comuni sui 78 autorizzati. La copertura totale del piano è prevista per il 2021.

La Presidente di Infratel, Eleonora Fratesi ha dichiarato che “mai come oggi risulta evidente che le infrastrutture digitali siano una risorsa fondamentale per i cittadini e una leva competitiva per le aziende del territorio”.

Vito Magliaro, Responsabile di Open Fiber Umbria e Marche ha per parte sua dichiarato di essere stato “soddisfatto della riunione di oggi. La nostra collaborazione – ha assicurato proseguirà per consentire a quanti più cittadini umbri di avere una connessione veloce e a prova di futuro".

L’Assessore Fioroni, soddisfatto dell’incontro e di quanto emerso dallo stesso, ha affermato che “l’Umbria ambisce ad essere regione pilota della tecnologia in Italia, il laboratorio di sperimentazione digitale d’Italia. È indispensabile accogliere le sfide di connettività e di transizione digitale che vengono poste agli Enti ed alle imprese. La Regione deve saper tradurre le esigenze del domani, in azioni concrete oggi”.

 

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