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PERUGIA - L'attuale crisi economica non ha inficiato la validita' degli obiettivi di sviluppo individuati nel POR-FESR 2007-2013 per l'Umbria, finalizzati ad accrescere la competitivita' del sistema produttivo e a creare condizioni di rilancio per l'economia della regione. Ricerca e innovazione si confermano infatti come gli strumenti piu' efficaci per sviluppare e sostenere, anche nell'ambito della nuova programmazione comunitaria, la competitivita' del tessuto produttivo umbro. L'Umbria, inoltre, continua a dimostrare una eccellente capacita' di spesa delle risorse messe a disposizione dalla UE come testimonia anche il pieno risultato ottenuto con il ''Docup'' Obiettivo 2 (2000-2006), per il quale si e' gia' raggiunta una capacita' di spesa di oltre il 95% ed i cui interventi si concluderanno entro il prossimo 30 giugno. Una ''performance'', quella della Regione Umbria, evidenziata nel corso del Comitato di Sorveglianza del Programma operativo regionale Fondo europeo per lo sviluppo regionale 2007/2013 e del Documento annuale di programmazione (DOCUP) 2000/2006 riunito a Perugia per fare il punto sullo stato di attuazione dei due programmi comunitari. Presenti, tra gli altri, il funzionario della Commissione UE Andrea Murgia, Marco Valenti e Germana Cavicchioli del Ministero dell'economia e l'assessore alla cultura della Regione Umbria Silvano Rometti. ''Obiettivo generale del POR - e' stato detto durante la riunione - e' accrescere la competitivita' dell'Umbria attraverso la promozione dei processi di innovazione del sistema produttivo, il sostegno alla competitivita' e accessibilita' del territorio, il miglioramento della qualita' della vita ed una maggiore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali. Il POR mette a disposizione risorse complessive, comunitarie e nazionali, per circa 350 milioni di euro, che produrranno investimenti per 800 milioni di euro, soprattutto nei settori della ricerca, dell'innovazione, del risparmio energetico e delle energie alternative.'' Al 31 marzo 2009 - e' detto in una nota - sono stati impegnati 38 milioni di euro e sono stati fatti pagamenti per 1 milione 700 mila euro, con una previsione di spesa di 32 milioni di euro a fine anno. Tra i cinque ''assi'' prioritari in cui si articola il Programma, la piu' forte concentrazione di risorse (pari al 61% del totale) si ha per interventi in materia di ricerca e innovazione. I finanziamenti per l'Asse 1 (''innovazione ed economia della conoscenza'') e per l'Asse 3 (''efficienza energetica e sviluppo di fonti rinnovabili'') assorbono infatti, rispettivamente, il 46% il 15% del totale. Condividi