Il Pd riprende un tema fondamentale, portandolo al centro del suo dibattito, quello della famiglia, elemento da tutelare, salvaguardare e proteggere, indispensabile per un rilancio non solo sociale ma anche economico del nostro Paese. E oggi la conferenza stampa, indetta dalla segreteria regionale dell’ Pd Umbria, ha fatto il punto su come uscire dalla crisi investendo sulla famiglia, portando l’attenzione sul fatto che più risorse e più servizi per la famiglia non sono un costo ma un investimento.
Presenti all'incontro Maria Pia Bruscolotti, segretaria regionale del Pd Umbria, Paolo Baiardini, esponente del Pd e capo della Commissione d'inchiesta antimafia, Simone Pillon, presidente del Forum delle Famiglie dell’Umbria, Vincenzo Menna, presidente delle Acli Umbria e Marina Sereni, parlamentare umbra e vice presidente del gruppo PD alla Camera.
“Noi non intendiamo denunciare ciò che l’attuale governo non fa - ribadisce Maria Pia Bruscolotti, segretaria regionale del Pd Umbria - noi oggi presentiamo proposte concrete per dare aiuti diretti alla famiglia. Tra queste voglio ricordare la nostra richiesta di aumentare del 35% tutti gli assegni al nucleo familiare, di attuare sgravi fiscali per consumi e crescita dei figli ,di aumentare gli stanziamenti a favore della gratuità dei libri di testo almeno fino all’obbligo scolastico. Chiediamo inoltre 1 miliardo di euro in più alle regioni per i servizi per la non autosufficienza, per l’infanzia e per l’adolescenza, perché le donne devono poter lavorare e devono avere la possibilità di lasciare i figli all’asilo e di avere un sostegno per gli anziani a carico. In Europa - continua la segretaria - laddove è alta l’occupazione femminile si registra un numero di nascite più elevato. E’ un dato importante da tenere presente. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare l’art. 31 della nostra Costituzione che cita: ‘la Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù’. Il nostro impegno - conclude - è quello di dare concretezza alle parole della nostra costituzione e di aiutare concretamente le famiglie, soprattutto quelle in difficoltà”. “Noi proponiamo – spiega Marina Sereni – quelle che sono non misure di emergenza, ma misure strutturate, pensate, per sostenere le famiglie concrete, quelle che hanno figli, anziani a carico. Vogliamo un nuovo welfare per le famiglie, in cui queste siano protagoniste dell’auto-organizzazione della società, e che non siano quindi solo destinatarie di servizi, ma anche e soprattutto promotrici ”. Grande entusiasmo anche nelle parole di Simone Pillon, presidente del Forum della Famiglia in Umbria, che commenta: “finalmente si esce dal concetto di politiche familiari intese come politiche sociali e si parla di famiglia, al singolare e non più al plurale, facendo riferimento proprio a quel nucleo che viene protetto anche dalla nostra costituzione. La famiglia – conclude Pillon – non possiamo dimenticarlo, è l’unica risorsa che può garantire la coesione sociale e proprio intorno a questa possiamo ritrovare l’unità”.
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