L’ultima giornata di "A Porte Aperte" a Bastia Umbra
BASTIA UMBRA – Ha aperto l’ultima giornata di convention l’attesissimo intervento di Niko Romito che, ripercorrendo i venti anni della sua carriera, ha incantato il pubblico con una carrellata di piatti di cui ha svelato i segreti, nonché il lungo processo di sperimentazione e di ricerca che ha lastricato la strada del suo successo, a dimostrazione di come la sua cucina sia semplice solo nel risultato, ma non nel processo.
A seguirlo è stato Pietro Leemann, lo chef vegetariano capace di stregare la platea con l’umami, il sesto gusto, abbinato a radici e gemme autunnali cotte a bassa temperatura, un tempeh di piselli, una salsa al vino rosso e una cagliata di mandorle e pepe.
Ultimo, ma non per questo meno importante, è stato lo show cooking del giovane chef stellato Federico Gallo, dal titolo “Il lago 18 anni dopo”.
Un’edizione, questa di “A Porte Aperte”, incentrata sulla sostenibilità e sull’attenzione verso l’ambiente. Si è infatti tenuta ieri la tavola rotonda dal titolo “Il valore del cibo, sostenibilità e riduzione degli sprechi” in cui a essere analizzati non sono stati soltanto i numeri dello spreco, ma anche le modalità che, fattivamente, ne permetterebbero la riduzione.
Dopo i saluti istituzionali del Rettore dell’Università degli Studi di Perugia Maurizio Oliviero e del Vescovo di Assisi Mons. Domenico Sorrentino si è parlato del valore del cibo sotto diversi aspetti, iniziando da quello numerico, con Ludovica Principato della Fondazione Barilla.
Durante il dibattito etico, a cui hanno partecipato Mons. Domenico Sorrentino, Padre Enzo Fortunato del Sacro Convento di Assisi, Francesca di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico e Francesco Fantozzi di I-Rexfo Life dell’Università di Perugia si è sottolineata l’importanza del cibo come valore, che non può essere un privilegio ma un diritto, così come la condivisione e l’abbattimento dello spreco come obiettivo primario della nostra società consumistica.
Nel dibattito culturale, invece, a cui erano presenti lo chef Igles Corelli, Stefano Lupi, vicepresidente di Università dei Sapori e Cristiano Lodovici, presidente della sezione agroalimentare di Confindustria, è stata ribadita la necessità di organizzarsi per sprecare di meno e di divulgare le buone pratiche per raggiungere tale obiettivo, anche da parte delle associazioni di categoria e dei centri di formazione.
Infine, l’aspetto economico è stato discusso da Lino Volpe, Presidente di Elior, Francesco Malaguti di Camst, Daniele Agosto di Celli Group, Alessandro Meozzi, direttore relazioni esterne Pac 2000, Marco Raspati di ReGusto, Giampiero Rasimelli della Fondazione Umbria Jazz, Carlo Romito di Solidus e Stefano Chiocchini di Serranova, che hanno ribadito la necessità di organizzarsi per ridurre lo spreco soprattutto nella ristorazione e nella grande distribuzione, oltreché in manifestazioni di costume che coinvolgono intere città come Umbria Jazz.
Sono state presentate inoltre start up innovative come l’app ReGusto pensata appunto per l’abbattimento degli sprechi da parte del mondo della ristorazione e la serra “Serranova” che permette di avere prodotti sempre freschi a fronte di un consumo minimo di energia.

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