PERUGIA – Il consigliere regionale Vincenzo Bianconi rende noto di aver depositato un’interrogazione alla Giunta umbra con la quale chiede quali siano gli intendimenti dell’esecutivo di Palazzo Donini “per arginare la crisi delle piccole e medie imprese commerciali e artigiane umbre”.

Il documento – spiega l’interrogante – rappresenta anche l’occasione per analizzare i dati di Confcommercio, CNA e Banca d’Italia sulla crisi e sulle possibili soluzioni.

La crisi – osserva Bianconi - non è solo nei numeri, ma sotto i nostri occhi, nei centri storici, sempre più tristi e deserti.
Eppure le piccole e medie imprese agricole, artigiane e commerciali umbre rappresentano la spina dorsale della nostra economia, creano occupazione di qualità e forniscono un presidio per il territorio e un servizio irrinunciabile per i quartieri.

Come ricorda anche Confcommercio Umbria, le cause di questo declino non sono soltanto globalizzazione, e-commerce e cambiamenti culturali, ma anche scelte miopi e dannose, effettuate a livello comunale, regionale e nazionale, che hanno consentito la cementificazione selvaggia della grande distribuzione e non tutelano adeguatamente la qualità delle produzioni locali.

Un'onda anomala non può essere fermata, ma possiamo e dobbiamo provare a cavalcarla, invece di esserne travolti.
Per farlo serve però un ruolo attivo delle istituzioni, che devono
proteggere e valorizzare le produzioni di qualità, garantire le filiere e l’origine dei prodotti, assicurare che le piccole imprese sane abbiano credito bancario, sostenerle nella transizione tecnologica e nel processo di internazionalizzazione.

“Per fare ciò – conclude l’interrogante - dobbiamo  però agire subito, senza più gli slogan che sentiamo da anni, ma utilizzando da domani le risorse e gli enti partecipati che già abbiamo”.

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