di
Daniele Bovi
“L'opposizione che c'è in parlamento va dietro a Berlusconi. I temi di oggi non sono le veline, le Noemi o le Veroniche, ma quelli della ridistribuzione della ricchezza, del reddito sociale, della riduzione della precarietà. Ma di questo, domani, i giornali non ne parleranno”. Bloccato prima del suo arrivo sul palco dalle agenzie e da Umbrialeft, Paolo Ferrero risponde a qualche domanda. I temi caldi della giornata sono parecchi, compresa la trattativa Fiat-Opel: “Il governo italiano a proposito – dice Ferrero – non fa niente, non chiede garanzie ad esempio per i suoi stabilimenti e per i suoi livelli occupazionali. A questo punto uno deve pensare che si scaricheranno i costi dell'operazione chiudendo quegli stabilimenti. E dietro a tutto questo c'è una volontà politica precisa: i padroni devono fare il loro comodo”. E a proposito invece della possibile riunificazione della sinistra, Ferrero si dice possibilista: “La nostra lista per le europee è già un passo verso l'unificazione. Poi dopo le elezioni si vedrà, ma le condizioni sono due: la prima è l'autonomia dal Pd, la seconda è che sia una sinistra che non si vergogni della sua storia e non aver paura di mostrare i propri simboli”.
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