CITTA’ DI CASTELLO - Più di un milione di euro risultati pagati irregolarmente, sottratti a tassazione e senza il versamento dei contributi previdenziali sono stati scoperti dalla tenenza di Città di Castello della guardia di finanza in un'operazione svolta con Ispettorato del lavoro e Inps. L’operazione in questione ha riguardato tre aziende operanti nel settore della macellazione e lavorazione di carni.

Secondo le fiamme gialle le attività erano gestite "solo formalmente" da quelli che in realtà sarebbero stati "semplici dipendenti", mentre invece erano di fatto amministrate – secondo quanto è emerso dall'indagine - da un unico soggetto che, con l'intento di ridurre i costi e praticare prezzi concorrenziali, elargiva buona parte dello stipendio ai dipendenti senza applicare le ritenute previste dalla legge.

Queste somme "aggiuntive" venivano indicate in busta paga con diciture "improbabili" – si spiegs in una nota della gdf - come "prestiti" o "somme aggiunte al netto", per cui sono stati scoperti 154 lavoratori risultati irregolari.

 

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