PERUGIA - Dopo aver lanciato la proposta di un incontro largo, pubblico aperto a partiti e cittadini, ho dovuto riscontrare che a parte l’interesse manifestatomi da alcune aree della sinistra, del civismo e dell’area riformista e socialista, non è stato possibile condividere un percorso comune ad iniziare dal PD che ha scelto un suo legittimo metodo interno di individuazione di un candidato al quale facciamo i migliori auguri di successo in questa difficile competizione elettorale.

Noi come Patto Civico per l’Umbria non frapporremo alcun impedimento alla candidatura della persona indicata dal PD, di cui abbiamo anche riscontri positivi, ma al tempo stesso non possiamo siglarla come “movimento” non essendo maturata dentro ad un percorso largo e condiviso nel quale territori e associazioni locali potevano esprimersi e condividerla.

Il nostro valore aggiunto alla coalizione anche in occasione delle elezioni regionali è stato ed è quello di riavvicinare soprattutto gli elettori scontenti della politica al centro sinistra, ma per farlo riteniamo che servano metodi nuovi. Per questo avevo lanciato l'idea di una giornata pubblica, aperta a tutte le energie del collegio. 

Si vota in un collegio uninominale maggioritario e il candidato dovrà farsi carico delle ragioni e delle motivazione dei tanti che non vogliono essere rappresentati dalla Lega in Parlamento e questa capacità conterà molto più dei simboli e degli accordi "last minute". 

Noi stiamo sempre dalla stessa parte e con la stessa volontà di privilegiare la speranza di un'Umbria migliore e diversa, in metodi e contenuti.

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