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di Daniele Bovi “Salmoni controcorrente”. Usa questa metafora l'onorevole Walter De Cesaris, segretario nazionale dell'Unione inquilini, per presentare le candidature di Sperandio e Helo. “E' un tentativo ostinato – dice – di portare al centro del dibattito le questioni sociali e della crisi”. Il tema della casa è, ovviamente, al centro dei pensieri di De Cesaris: “La questione abitativa incrocia le politiche locali con quelle nazionali e, a salire, su su fino a quelle europee. In Italia abbiamo un'offerta di alloggi a canone concordato pari a 800mila unità, quando le famiglie che viaggiano sotto la sogli di povertà sono molte ma molte di più. Si può continuare così?”. De Cesaris sottolinea poi quello che è per lui un paradosso incomprensibile, ovvero: a fronte di questi dati “perché si è proceduto, con le cartolarizzazioni, alla più grande dismissione di patrimonio pubblico che il paese ricordi? E poi c'è la questione del piano casa, che non è un vero piano casa ma solo un pacchetto di norme per favorire le liberalizzazioni. E che, soprattutto, non dà nessuna risposta a chi una casa non ce l'ha. L'ultimo piano serio, ossia quello voluto da Fanfani, risale al 1949. Oggi la casa potrebbe essere un volano anche per l'economia, ma se pensiamo ad un pacchetto serio di recupero e non di cementificazione selvaggia. Condividi