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Sit in in tutta Italia per protestare contro l'oscuramento mediatico: la lista comunista, alleanza che comprende Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Consumatori uniti passa al contrattacco e chiede la fine delle discriminazioni. Il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero, accompagnato dal leader di Socialismo 2000 Cesare Salvi e dal responsabile Comunicazione ei Comunisti italiani Jacopo Venier, è stato ricevuto oggi dal presidente della Rai Paolo Garimberti. Sotto la sede centrale della Rai in viale Mazzini, intanto, un gruppo di militanti manifestava con uno striscione che riporta la scritta: 'Perché imbavagliate la lista comunista?'. "A Garimberti - spiega Ferrero - abbiamo detto che i dati che emergono dalle analisi del Garante sono vergognosi. Abbiamo l'1,6% di presenze sulla tv pubblica, l'1% su quella privata. C'è un palese oscuramento nei Tg, e nei contenitori di approfondimento delle palesi discriminazioni. Ho fatto il mio esempio personale: a Ballarò, negli ultimi tre anni, due da ministro uno da segretario del partito sono stato invitato una sola volta, mai da quando sono segretario di Rifondazione. Il presidente della Rai - continua il leader del Prc - ha preso atto. Era accompagnato da due dirigenti, nessuno ha controbattuto, del resto i dati sono inconfutabili, hanno detto che si sarebbero attivati per segnalare il problema e chiedere di porre rimedio. Si vedrà subito se c'è una risposta reale, se non ci fosse la prossima settimana ci mobiliteremo con altre iniziative". Sulla stessa lunghezza d'onda Salvi, che lancia un avvertimento: "Questa settimana vedremo se ci sarà una forma non dico di risarcimento perché è troppo tardi ma almeno di ripristino di condizioni normali, perché ora come ora noi facciamo una campagna elettorale con le mani legate. C'è una nostra assenza totale dal sistema mediatico. Ma se sulla stampa ognuno fa quello che vuole, nel servizio pubblico questo atteggiamento è scandaloso". Tra l'altro, ricorda l'ex esponente Ds, "parliamo di elezioni europee, di gruppi fortemente rappresentati nell'europarlamento uscente. E che tre anni fa rappresentavano più del dieci per cento degli italiani. E comunque c'è il diritto a concorrere ad armi pari: devono essere gli elettori a giudicare la nostra proposta politica, non la Rai". A una domanda su quali potranno essere le prossime mosse della lista unitaria comunista se nemmeno questo incontro con il vertice Rai sortirà gli effetti sperati, Salvi replica: "Noi cerchiamo di percorrere la via istituzionale, ma viene il dubbio che sia necessario ricorrere a mezzi estremi: Marco Pannella ce l'ha fatta a sfondare il muro e sono contento per lui. Non escludo affatto si decida di chiedere un incontro al capo dello Stato". Condividi