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PERUGIA - S. Paolo e' considerato ''l'Apostolo delle genti''; di Lui nella chiesa di Sant'Ercolano nel capoluogo umbro, nel bimillenario della nascita di questo grande evangelizzatore Giuseppe Chiaretti, arcivescovo di Perugia-Citta' della Pieve, vice presidente della CEI, ha voluto richiamare i grandi affreschi presenti nella chiesa stessa, realizzati dal genovese Andrea Carloni. In Umbria quindi esiste questo ciclo completo, che narra l'epopea paolina. Per annunciare Cristo che lo ha afferrato mentre andava a caccia di cristiani, Paolo, pur piccolo di statura e quasi calvo, non arretrava divanti ad alcuna difficolta'; lui stesso narra' avventure, i suoi viaggi, l'eduazione alla preghiera e riflessione ricevuta in Cappadocia, l'incontro in Gerusalemme con Pietro e Giacomo. Da 75 anni l'Opera Romana Pellegrinaggi (ORP), al servizio del pellegrino per approfondire la ''conoscenza'' nella fede'', per meglio comprendere, toccare con mano, luoghi e situazioni che raccontano la storia della vita di Gesu', dei suoi apostoli, ha realizzato anche con pellegrini perugini un viaggio in Turchia. Un gruppo ha partecipato con altri (Capua, Civita Castellana e Torre in Pietra) ad uno di questi viaggi ''della scoperta'', guidato da Mons. Di Salvia Parroco della Cattedrale di Capua, Antonio Pagano di S.M.Capuavetere, dal giovane Parroco di Civita Castellana Don Maurizio Medici, da Don Osvaldo Geiger; per l'ORP, da don Manuel un sacerdote argentino che ha piu' volte officiato le funzioni religiose. Quindi fedeli di piu' parrocchie, per percorrere insieme il viaggio di Paolo convertito sulla via di Damasco, conoscere siti rcheologici,comprendere la condizione della Chiesa in una terra come quella di Turchia, dove pochissimi sono i cristiani e dove operano in ''solitudine'' suore laiche italiane che con molta emozione, hanno potuto stringere le mani dei connazionali, a loro vicini, come lo sono stati tutti i partecipanti al viaggio. Sono stati sette giorni intensi, con due guide molto preparate: Ebru Kerimi (gruppo Rossi) e Dogan Akten (per il gruppo Verdi); visite a Istambul, Moschea di Solimano, Basilica di S. Sofia gioiello dell'eta' Giustiniana e dell'architettura bizantina, Moschea Blu, sino alla cisterna sotterranea stupenda; visita al meraviglioso palazzo di Topkapi con i suoi ''tesori'', residenza dei sultani ottomani ed infine, del gran bazar. Funzioni religiose, riflessioni, letture, visita ad Efeso il piu' importante centro romano di tutta l'Anatolia. Le emozioni sono continuate a Konya, la citta' santa, ricca di scuole teologiche islamiche, uno dei capisaldi del Sufismo diffuso grazie all'insegnamento del poeta Mavlana, fondatore dell'ordine dei Dervisci danzanti, alla cui ''preghiera'' con una emozione crescente e' stato dato modo ad alcuni, di assistervi. Poi la visita in Cappadocia, alla valle del Goreme con il suo museo all'aperto, sino alla citta' sotterranea di Kaymakli, un labirinto di 7 piani, che sorge ancora su un'area di 2,5 Km/quadrati. Ogni livello - ha spiegato la guida Ebru Kerimi (ha studiato e soggiornato per anni in Italia, mentre il suo collega Dogan, ha studiato lingua alla Universita' per Stranieri di Perugia) ha 15 abitazioni ciascuna capace di contenere 200 persone. Arrivati alla citta' natale di Paolo, Tarso, il gruppo di pellegrini ha potuto visitare il ''pozzo di S. Paolo'' ed assistere alla messa in chiesa oggi ''museo'', che vede la presenza di solo 3 suore (Maria, Maria ed Agnese, con il loro fidato custode-guadiano Ali') la' dove, a Tarso, non esistono chiese cristiane. A tutti i pellegrini e' stato consegnato un libretto '' Il Viaggio di Paolo'' di padre Cesar Aturie, un dialogo tra il sacerdote e una giornalista vaticanista, Elisa Pinna. Nel libro, padre Cesar Atuire (Amministratore delegato dell'Opera Romana Pellegrinaggi) guida alla ricerca dell'uomo Paolo e alla comprensione del suo agire apostolico, spesso al di la' delle convenzioni iconografiche e delle interpretazioni facili e consolidate. Condividi