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"Gli italiani non stanno con Berlusconi, come dice lui, come sempre dice cose non vere, gli italiani sono divisi in tre" schieramenti. Lo ha detto Massimo D'Alema, intervistato da Repubblica tv, parlando del "vasto consenso" di cui il premier godrebbe. "Io non mi abbandono alla demagogia utile che liscia il pelo alla folla, può risultare ostico quello che dico, ma come la medicina è utile, perchè parlo della realtà del paese come è, e sulla base dei sondaggi un pò meno della metà degli elettori - spiega il presidente della fondazione Italianieuropei - è deciso a votare per sostenere il governo, non c'è uno sfondamento, si tratta del 47-48%, l'altra metà dichiara invece che voterà per i partiti di opposizione, molti stanno a guardare, sono più di un terzo". Perciò, secondo D'Alema, "il compito di una grande forza di opposizione come il Pd è trasformare quella metà di elettori che è contro Berlusconi in proposta di governo". A suo avviso quindi la linea scelta da Di Pietro non è vincente: "L'unico modo per battere Berlusconi è avere il consenso della maggioranza e difficilmente lo si ottiene esacerbando quella frangia di elettori di centrosinistra", perciò "Di Pietro non vuole battere Berlusconi ma sottrarre al Pd la frangia più arrabbiata di elettori". Condividi