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“Questa nuova tragedia del lavoro dimostra ancora una volta come le vere emergenze del nostro paese non vengano mai trattate. In Italia muore un lavoratore ogni 7 ore: questa è la vera emergenza sicurezza in Italia. A rischiare di più sono sempre i più deboli, primi tra tutti i precari, che lavorano in qualsiasi condizione pur di vedersi rinnovato un contratto. Quando accadono tragedie come questa tutti si scandalizzano e sono pronti a fare minuti di silenzio. Ma questo silenzio si fa più assordante quando dal governo non si leva nessuna voce di condanna verso i padroni ma, anzi, si approvano norme, come la modifica del testo unico sulla sicurezza, che danno l’impunibilità a chi mette a rischio i lavoratori. Il tutto mentre il Governo svia l’attenzione su altre emergenze, e alimenta altre paure, pur di non dover esigere condizioni di lavoro più sicure”. Così Fabio Amato, responsabile esteri del PRC e candidato alle Europee nel collegio del Centro commenta la morte dei tre operai in Sardegna. “Continuiamo a chiamarli incidenti – prosegue Amato – ma questo è un termine fuorviante. Il mandante di tutte queste morti è il profitto: non sono incidenti ma omicidi di classe”. Condividi