Il mercato del lavoro evidenzia ancora un divario strutturale tra il Nord e il Sud del Paese, ma
anche nel Mezzogiorno ci sono territori in controtendenza. E' quanto emerge dal Rapporto annuale dell'Istat sulla situazione del Paese.
L'analisi del mercato del lavoro, pur ''nel quadro
strutturale dell'accentuato divario territoriale tra Centro-Nord e Mezzogiorno'', mette in evidenza ''alcune aree in difficoltà nelle ripartizioni centro-settentrionali'' che nel complesso sono invece caratterizzate da buone condizioni occupazionali
particolarmente positive in Umbria e Toscana, e per contro ''aree forti al Sud e nelle Isole'', dove invece il quadro generale è critico.
Più in dettaglio, segnala l'Istat, numerosi sistemi costieri della Sardegna e dell'Abruzzo si caratterizzano per tassi di occupazione medio-alti (superiori alla media del Centro-Nord nel caso di Olbia e la Maddalena: 50,7%) e tassi di disoccupazione
contenuti (inferiori alla media Italia o a quella della
ripartizione di riferimento: rispettivamente 6,7% e 12,1%). Per contro le situazioni più critiche sono localizzate in Calabria e Sicilia.
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