Allarme e grande preoccupazione produce l'esito dell'operazione della Procura di Catanzaro contro la criminalità organizzata, che ha portato a 27 arresti e a un sequestro di beni per un valore di 10 milioni, sia in Calabria che in Umbria.
Le indagini dei magistrati di Catanzaro confermano l'esistenza delle infiltrazioni criminali nell'ambito economico umbro, e il perverso intreccio tra criminalità organizzata e settori fascisti di Perugia, nonchè quello che compare dalle intercettazioni, cioè la 'capacità di influenzare' le intenzioni di voto dell'elettorato a favore di alcuni personaggi, più o meno di spicco, della politica cittadina.
Alla magistratura spetta il compito di accertare i fatti.
Una situazione gravissima, che conferma quello che da anni è stato denunciato, l'Umbria è oggetto di grande attenzione da parte della criminalità organizzata.
Ora occorre una rapida e ferma risposta politica e culturale, con l'avvio di iniziative concrete delle istituzioni democratiche ad iniziare dal Comune di Perugia e dalla Regione dell'Umbria.

Stefano Vinti
Associazione culturale Umbrialeft

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