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Il voto per le elezioni europee è un voto importante. L’Europa ha grandi responsabilità nella salvaguardia dell’equilibrio ecologico del pianeta e nelle questioni ambientali e climatiche. Le questioni climatiche e sociali sono strettamente connesse. Una adeguata risposta alla crisi economica, produttiva e finanziaria dipende anche da un nuovo e moderno intervento pubblico in economia, un intervento pubblico che favorisca la riconversione ecologica del sistema produttivo, che blocchi la cementificazione del territorio, che risponda al cambiamento climatico e modifichi il nostro modello produttivo e consumistico, che ormai produce ineguaglianze e nuove povertà. Rifondazione comunista chiede la piena applicazione degli obblighi firmati dall’Unione Europea in tutti i settori relativi alle politiche climatiche ed energetiche, per ridurre le emissioni globali, per aumentare l’utilizzo di energie rinnovabili e l’efficienza energetica. Se questa è la politica riformatrice, non c’è niente di più pericoloso, costoso e retrogrado che rilanciare l’uso del nucleare, come vuol fare il governo Berlusconi. Occorre una politica dei “beni comuni” ad iniziare dal ciclo dell’acqua, che è un diritto fondamentale dell’umanità, un bene universale che deve essere pubblico, pertanto Rifondazione comunista si batte contro ogni privatizzazione e mercificazione dell’acqua. I comunisti si battono per la sovranità e la sicurezza alimentare, la multifunzionalità dell’agricoltura, che sono obiettivi strategici di un nuovo modello agricolo europeo finalizzato alla tutela dei consumatori, alla valorizzazione dell’agricoltura biologica e dei prodotti tipici, al rifiuto degli Organismi geneticamente modificati, alla salvaguardia della biodiversità, del territorio e del paesaggio. Stefano Vinti Segretario regionale Prc-Se Umbria Condividi