La sinistra deve riscoprire il suo essere dalla parte del lavoro e lavoratori
L’avvento di nuove tecnologie produttive, l’algoritmo che modifica pesantemente l’organizzazione del lavoro, le nuove tipologie di lavoro, i lavoratori che tornano ad essere merce, applicazioni concrete di intelligenza artificiale. La sinistra, ampiamente intesa, in queste molteplici trasformazioni ha perduto la sua capacità di rappresentare il lavoro. E una sinistra che non rappresenta più il lavoro ha vita breve e apre sconfinate praterie a una destra pericolosa e regressiva.
Lo scenario diventa ancora più nero se teniamo presente che il capitalismo può fare a meno della democrazia. In un mondo del lavoro in deficit di prospettive economiche, precarizzato ad oltranza, in caduta libera rispetto a sicurezza e diritti, aumenta il senso di abbandono dei più deboli e il rancore. Si sviluppa e si alimenta, in questo modo, la guerra tra poveri.
I cambiamenti determinati dalla tecnologia informatica, dominata dall’algoritmo, hanno inciso pesantemente anche sulle forme organizzative e le istituzioni contrattuali del lavoro precedenti.
Oggi, i modelli più sviluppati di intelligenza artificiale eseguono ricerche giuridiche, compongono articoli di giornale, trovano applicazione in alcuni settori della medicina, e quelli più evoluti tendono a sostituire alcune azioni che solo l’uomo potrebbe eseguire. Queste tecnologie, pertanto, tendono a rendere obsolete le precedenti categorizzazioni del lavoro. È necessario, quindi, dare vita in modo concreto a uno studio puntuale dell’organizzazione del lavoro.
Per dare spazio a soluzioni migliori di quelle messe in campo fino a questo momento, la sinistra deve ritornare a essere in costruttiva comunicazione (connessione) con le lavoratrici e i lavoratori. Affermando con forza che salute, formazione, pensioni, welfare e diritti devono avere la loro appropriata collocazione fuori dalle leggi del profitto.
I cambiamenti sono epocali perciò non è più rimandabile oltre una strategia tale da garantire un futuro migliore per tutti, nessuno escluso.
Venerdì 6 dicembre presso la sede CGIL si svolgerà un’iniziativa – organizzata dall’associazione culturale Umbrialeft – dal titolo ‘Lavoro-Automazione-Intelligenza artificiale’ utile ad avviare un percorso di confronto e propositivo in questa fondamentale tematica.
Fosco Taccini

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