GUBBIO - E’ stato inaugurato questa mattina un nuovo Nido d’Infanzia a Spada, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale Maria Prodi, del sindaco Orfeo Goracci, dell’assessore Aldo Cacciamani, di don Ubaldo Braccini.
«Possiamo dire con orgoglio – ha esordito il sindaco Goracci – che a Gubbio la cultura dell’infanzia e l’attenzione ai problemi sociali, sono centrali nella nostra politica amministrativa. Da quando abbiamo iniziato a governare nel 2001, nel nostro Comune c’era un solo asilo nido, quello storico in via Armanni, oggi gli asili nido ci sono a Ponte d’Assi, a Madonna del Ponte e ora anche a Spada. In tempi di generale crisi finanziaria, con tagli nei bilanci degli enti locali alla spesa pubblica e soprattutto ai servizi, non è poco. Ma da soli non ce l’avremmo fatta. In primo luogo, l’impegno della Regione Umbria e dell’assessore Prodi è stato fondamentale, in termini di convinzione e finanziamenti. Inoltre, il rapporto con la pro loco, con il circolo Anspi, con la buona volontà di tanti cittadini ci ha consentito di recuperare una struttura fatiscente, averla resa bella e funzionale al servizio di un’area popolosa del territorio come quella est, dove vivono migliaia di eugubini.»
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore Cacciamani che ha ricordato in cifre l’impegno del Comune sul fronte dell’infanzia. 16 i bambini attualmente ospitati nella nuova struttura di Spada negli oltre 225 metri quadri, con possibilità, risorse permettendo, di ampliare il servizio gestito da “Progetto Infanzia” fino a 27 bambini. In tutto il territorio sono 167 i bambini che usufruiscono dell’asilo nido comunale, con tipologie e flessibilità che vanno dallo Spazio Gioco, al Giramondo alla Sezione Primavera.
«Sono
raddoppiate le risposte rispetto a 7 anni fa – ha ricordato Cacciamani – e siamo vicini ai parametri del 30 % dei nati indicati nella convenzione di Lisbona, per la fascia di età 0-3 anni. Consideriamo che questo è un servizio facoltativo alle famiglie e che è una risposta flessibile rispetto alle varie esigenze; peraltro è anche molto costoso in quanto il rapporto operatore/bambino è elevato, quasi di 1 a 1, con professionalità crescenti e una qualità del servizio riconosciuta da tutti. Questo è dimostrato anche dal fatto che sempre più sono le famiglie che si rivolgono con fiducia a tali strutture.»
Dal canto suo, l’assessore Prodi ha sottolineato il personale e tenace impegno nel volere una legge regionale apposita, con finanziamenti finalizzati a strutture di accoglienza per famiglie sempre più impegnate nella
società. « Sostenerle – ha ribadito Prodi – è un compito di impegno civile e presuppone una crescita complessiva della società, nonché un investimento sul futuro. Ci auguriamo che i fondi stanziati dal precedente Governo vengano mantenuti anche se si apre un allarme sulla scuola materna in Umbria. Infatti, a fronte di un aumento di 1.200 bambini non è previsto nemmeno 1 euro in più.»
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