PERUGIA – È stata “densa di incontri e di risultati” la missione, cominciata lunedì e conclusasi ieri, di una delegazione umbra in Terra Santa, compiuta in occasione dell’ultima delle conferenze che, nel mese di maggio, la società “Dante Alighieri” di Gerusalemme ha dedicato all’“Umbria: Terra di santi, mistici e guerrieri”. Questo il commento della stessa delegazione, che, coordinata dall’Amministratore Unico dell’Agenzia di Promozione Turistica dell’Umbria Stefano Cimicchi, era composta dal sindaco della città di Assisi Claudio Ricci, dall’assessore al turismo Leonardo Paletti e dal consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani.
“Abbiamo avuto – ha dichiarato Stefano Cimicchi – numerosi e proficui incontri con esponenti delle istituzioni e della società civile, israeliana e palestinese. Importanti e di grande rilievo turistico e culturale i progetti su cui fin da subito si è aperta una collaborazione fra le parti: il potenziamento delle sinergie fra le destinazioni turistiche, la definizione di comuni attività di promozione, sono stati i temi trattati sia con l’Assessore al Turismo di Gerusalemme Hilik Bar sia con il Ministro per il Turismo palestinese Kouhlud Daibes. Con il sindaco Ricci abbiamo proposto di unire, e non solo simbolicamente, Assisi, Roma, Santiago di Compostela alle città della Terra Santa, in un ideale cammino di fede e di ricerca interiore”.
La delegazione si è incontrata con il console italiano Luciano Pezzotti (che ha lodato “il costante apporto della Regione Umbria nei progetti di cooperazione in questa complessa area del mediterraneo”) e con Padre Pier Battista Pizzaballa, capo della Custodia di Terra Santa, al quale il sindaco di Assisi ha proposto una iniziativa (ideata in collaborazione con Simonetta della Seta, responsabile culturale dell’Ambasciata Italiana a Tel Aviv), per la celebrazione, a Gerusalemme nel novembre prossimo, dell’Ottavo Centenario della Fondazione dell’Ordine Francescano.
“Gerusalemme – ha spiegato Cimicchi - ospita ogni anno tre milioni di turisti. Betlemme, nonostante le difficoltà dovute alla non semplice situazione politica e al muro di confine eretto dagli israeliani, quest’anno è stata visitata da un milione di pellegrini. Entrambi le parti hanno intenzione di potenziare le loro attività di promozione e si sono mostrati estremamente interessati ai progetti proposti”.
“Visitando Betlemme, abbiamo proposto al sindaco Victor Batarseh, che ha accettato con entusiasmo – ha riferito il sindaco di Assisi, recentemente nominato rappresentate delle città italiane riconosciute patrimonio dell’Unesco -, il raduno di tutte le città gemellate con la città palestinese, che si terrà dunque ad Assisi il 2 ottobre 2009. Abbiamo inoltre presentato ai padri Salesiani, che gestiscono il museo del presepe, il progetto di candidatura all’Unesco, per il riconoscimento di esso come patrimonio intangibile dell’umanità: questo in un’ottica di collaborazione – ha spiegato Ricci -, che unirebbe Assisi, Greccio e le tante città presepiali con Betlemme, dando a quest’ultima la possibilità di inserirsi in un circuito internazionale importantissimo per la sua promozione”.
Presso la Sinagoga, sede della comunità ebraica italiana di Gerusalemme, la delegazione umbra è stata accolta da un folto pubblico, venuto ad assistere alla conferenza dedicata ad Assisi e al salvataggio di alcune decine di ebrei, avvenuto nella città di San Francesco durante la seconda guerra mondiale. La comunità ebraica ha sottolineato la necessità - ha riferito la delegazione dell’Umbria – “di sviluppare occasioni di incontro, che facilitino la conoscenza fra comunità, unico strumento per combattere il pregiudizio, e in questo quadro hanno mostrato vivo interesse nei confronti di progetti turistici e culturali, che mettano in comunicazione l’Umbria con la Terra Santa”.
Nel prossimo mese di giugno, un gruppo di trenta israeliani sarà in Umbria per un viaggio turistico di otto giorni. In autunno l’Azienda di Promozione Turistica dell’Umbria, in collaborazione con le associazioni di categoria, organizzerà corsi per operatori turistici umbri, finalizzati alla conoscenza della cultura e della cucina “kasher”, “necessaria – ha sottolineato Cimicchi - all’accoglienza dell’interessante e vasta ‘tribù’ turistica del turismo ebraico”. Sono in programma anche scambi di delegazioni di “tour operators”.
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